La Fiom Toscana sfida le aziende nautiche

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Massimo Braccini, Segretario generale Fiom-Cgil Toscana, ha rilasciato oggi il seguente comunicato.

 

Grandi aziende della nautica uscite da Ucina perché lamentavano di non sentirsi più rappresentate: un fenomeno che si sta allargando in Italia dove i più importanti cantieri e brand hanno dato vita ad una nuova associazione denominata Nautica Italiana ed affiliata alla fondazione Alta Gamma.

La nautica è sicuramente un settore complesso, ma di importante valore e dalle enormi potenzialità. In Italia abbiamo i marchi più prestigiosi al mondo e la Toscana riveste un ruolo primario in questo settore.

I saloni in corso, come quello di Monaco, mettono ulteriormente in evidenza la tenuta dei mega yacht e una serie di nuovi modelli innovativi presentati dai più importanti cantieri, cosa che riteniamo fondamentale. Probabilmente non si rivedranno più i volumi di affari del passato perché un sistema è cambiato e la globalizzazione è giunta anche a questo settore.

Per competere quindi la differenza la faranno la qualità, l'eco sostenibilità, la tecnologia, l'essere un gradino più in alto sull'innovazione, condizioni che riscontriamo nei nuovi modelli presentati, ma che devono, a nostro avviso, risentire anche di un cambio di strategia complessivo, sia da un punto di vista del modello produttivo, che va in rapporto alla qualità del prodotto, sia per quanto riguarda tutto quel sistema di intreccio di appalti e sub appalti che riteniamo abbia distrutto un enorme potenziale di professionalità, creato condizioni lavorative arretrate e peggiorato la qualità dei prodotti.

Se la sfida è l'innovazione in tutti i sensi, la filiera produttiva bisogna che sia certificata e siano garantire le tutele di tutti i lavoratori legati al processo produttivo. Va ripensato quindi anche un modello lavorativo che vada di pari passo alla qualità del prodotto, al Made in Italy, quello del passato, che noi riteniamo fallimentare, non può essere riproposto. Necessità di COSTRUZIONI DI RETI DI IMPRESE E NON IMPRESE A RETE dove siano veramente autonome e svincolate dal rapporto subordinato con i cantieri committenti e dove il sindacato sarà decisivo nel poter definire programmi che tendano allo sviluppo e ad un ritrovato rapporto contrattuale innovativo anche di filiera.

 

Massimo Braccini, Segretario generale Fiom Toscana

 

Firenze, 26.09.2015 

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