Verso il 25. Fiom Torino. 17 ottobre, sciopero regionale dei metalmeccanici

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17 ottobre, sciopero regionale dei metalmeccanici

 

Il corteo al via alle 9,30 da Porta Susa

 

La Fiom-Cgil rende noto che questa mattina, martedì 14 ottobre, si è svolta la conferenza stampa per la presentazione dello sciopero regionale dei metalmeccanici, che si svolgerà venerdì 17 ottobre: il corteo partirà alle ore 9,30 da Porta Susa e sarà concluso in piazza Castello dal segretario generale Maurizio Landini.

I temi al centro di questa iniziativa sono due. Da un lato infatti l'obiettivo è riportare al centro del dibattito pubblico la crisi economica e occupazionale del territorio che in Piemonte continua a colpire migliaia di famiglie e aziende: dai dati presentati oggi emerge che nelle 583 aziende piemontesi che utilizzano ammortizzatori sociali in cui è presente la Fiom-Cgil, su un totale di 28 mila lavoratori, ben 2.750 sono stati licenziati. Questa crisi necessita di una nuova politica industriale da parte della Regione e per questo, al termine della manifestazione, è stato richiesto un incontro con il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.

Il secondo tema riguarda invece la riforma del lavoro in discussione in Parlamento. Il cosiddetto job's act infatti ripropone quelle stesse ricette che sono state alla base dell'attuale crisi, e cioè l'idea che limitando i diritti e le tutele dei lavoratori (a partire dal superamento dell'articolo 18) sia possibile creare nuova occupazione. Al termine della manifestazione, vista la concomitanza del vertice europeo dei ministri del Lavoro al Teatro Regio, verrà pertanto richiesto un incontro anche al ministro del Lavoro italiano Giuliano Poletti.

In allegato il volantino dell'iniziativa.

 

Vittorio De Martino, segretario regionale Fiom-Cgil, dichiara: «I dati raccontano che la crisi in Piemonte è tutt'altro che finita: per questo presenteremo al presidente della Regione una piattaforma in cui si chiede il rilancio del settore manifatturiero, attraverso anche l'utilizzo dei fondi europei per quei comparti, dall'automotive all'aeronautica, che rappresentano delle roccaforti del sistema industriale del territorio».

 

Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «Per uscire dalla crisi non servono licenziamenti più facili ma investimenti e politiche industriali: è surreale che il governo, tra un annuncio e l'altro, si sia occupato di tutto tranne che di rilanciare l'economia e quindi l'occupazione. È beffardo che Matteo Renzi vada fino a Detroit per esaltare il modello Marchionne: forse farlo da Mirafiori sarebbe stato più complicato»

 

Torino, 14 ottobre 2014

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