Sciopero metalmeccanici, in Lombardia adesione oltre l’80% ora riaprire la trattativa e rinnovare il contratto

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Milano, 5.11.2020. In Lombardia oltre l’80% delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici ha incrociato le braccia aderendo, in massa, allo sciopero proclamato da Fim Fiom Uilm a livello nazionale per sbloccare il rinnovo del contratto nazionale Federmeccanica-Assistal scaduto ormai da 10 mesi. Numeri importanti, soprattutto se consideriamo che ci sono ancora diverse situazioni di cassa integrazione e che molti impiegati lavorano in smart working.

La mobilitazione dei metalmeccanici segue la grande campagna informativa, che Fim Fiom e Uilm hanno tenuto nelle aziende lombarde: centinaia le assemblee organizzate, nel pieno rispetto delle norme di contrasto al Covid, garantendo distanziamento, l’utilizzo di mascherine e il divieto di assembramenti, dividendo i lavoratori su più fasce orarie, hanno realizzato centinaia di assemblee raccogliendo il favore e il sostegno dei lavoratori e sperimentando, in alcuni casi, modalità online utilizzando piattaforme internet.

 

L’ADESIONE NELLE AZIENDE PRINCIPALI

Bergamo

Somaschini: 95%

LVF e Alfalaval: 90%

Brembo, Tenaris Dalmine, Schneider e Same: 80%

Mannesman: 85%

Acciaitubi: 70%

Brescia

Fonderie San Zeno: 90%

Acciaierie Venete di Sarezzo, Almag, Innse Berardi, Beretta, Italpresse e Rothe Erde Thyssen: 80%

Alfa Acciai, Eredi Gnutti e Prodotti Baumann: 90%

Iseo Serrature: 70%

Valle Camonica

Tenaris Costa Volpino e La Cam (Gruppo Brembo): 95%

Milano – Ticino Olona

Kone Industrial: 98%

Abb sito di Vittuone: 90%

Itelcond: 81%

Num: 81%

Bitron e Eurotranciatura: 85%

Ugitech, Lobo e Novelis: 80%

Negri e Bossi, Lear: 75%

Electrolux: 70%

Asel: 62%

Monza Brianza

St Microelectronics: 75%

Terninox, Candy e Arcelor Mittal: 90%

Formenti e Giovenzana: 70%

Lecco

Carcano: 90%

Itla: 85%

Franci e Fiocchi Munizioni: 75%

Regina Catene e Alstom Transport: 70%

Varese

Whirlpool: 99%

Eurotranciatura: 95%

Bticino: 85%

Leonardo: 80%

Como

Bavelloni: 80%

Dana: 80%

Sisme: 70%

Cremona

Manni Sipre e Acciaierie Arvedi: 90%

Imb, Bosch, Ata Tubificio Arvedi: 80%

Marcegaglia e Maschio Fienagione: 75%

Ocrim e Carlo Colombo: 70%

Mantova

Bondioli & Pavesi, Comer e Sidel: 100%

Marcegaglia: 80%

A&T: 75%

Pavia

Mitsubishi: 90%

Tecnoforge Valvitalia: 85%

Cameron Ledeen: 75%

Piana: 70%

Lodi

Aperam Massalegno e Marcegaglia 70%

Sondrio

Nuovo Pignone: 85%

Evapco: 80%

Ringmill: 70%

Riello: 65%

Ricordiamo che lo sciopero è ancora in corso, essendo concentrato sulle ultime 4 ore di lavoro per

ogni turno ma a fronte della grande mobilitazione ci aspettiamo che Federmeccanica riapra il

confronto, entrando nel merito delle nostre richieste che vertono attorno ad alcuni punti centrali:

difesa dell’occupazione e il rilancio dell’industria metalmeccanica; l'aumento del salario, il

miglioramento del welfare, dei diritti e delle tutele; la salute e la sicurezza dei lavoratori; la

stabilizzazione dell’occupazione precaria e l'introduzione della clausola sociale nei cambi appalti; il

riconoscimento delle competenze professionali; la contrattazione dello smart-working e della

conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

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