Alpitel, Fabrizio Graziola (Fiom Cgil): In Valle d'Aosta ci sarà un licenziamento. Il nostro sindacato si batterà fino all'ultimo, affinché ciò non avvenga

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Sembra che ormai sia stato tutto deciso e, tra gli ottanta lavoratori Alpitel a rischio licenziamento, c’è anche l' Rsu/Rls della Fiom Cgil Valle d’Aosta. Interviene con fermezza Fabrizio Graziola, segretario generale Fiom Cgil Valle D’Aosta: “L’azienda si è dimostrata irremovibile, a Quart ci sarà un licenziamento e si tratta del nostro Rsu/Rls. Oltre all’indisponibilità al confronto, è chiara la volontà dell'Azienda nel rimanere ferma sulle sue scelte, che vanno chiaramente a discapito dei lavoratori. Oltre tutto Alpitel ha dimostrato un'evidente insensibilità nel caso specifico del nostro Rsu/Rls, che in primis non è prossimo alla pensione – quindi ci chiediamo chi possa poi dare lavoro a un ultracinquantenne? -, senza contare, inoltre, l’aspetto della salute, visto che il nostro delegato ha un’invalidità sul lavoro accertata. Ma l’azienda fa finta di non sentire e di non vedere. Punta dritta al suo obiettivo, che è puramente quello economico, senza valutare altre soluzioni alternative, che eviterebbero un licenziamento in tronco. Sembra che solo perché si parla di un licenziamento nell’ unica sede dell’ Alpitel in Valle d’Aosta, a Quart, si sminuisca la questione, quando invece per noi della Fiom è importante che nessun lavoratore venga licenziato. Neanche uno! Fortunatamente abbiamo l’appoggio anche della Fiom nazionale pronta a battersi con noi affinché il nostro Rsu/Rls non perda il lavoro. Mercoledì 26 febbraio era previsto l’incontro al Ministero per parlare degli ottanta lavoratori Alpitel a rischio licenziamento. È stato sospeso a causa dell’emergenza coronavirus. I termini della trattativa scadono, comunque, il 2 marzo. Per quella data è previsto l’incontro al Ministero, cui parteciperanno i nostri nazionali. Il nostro auspicio è che il 3 marzo non ci siano licenziamenti, perché è inconcepibile che un’Azienda, come l’Alpitel, non si faccia scrupoli a licenziare da un giorno all’ altro i lavoratori”.

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