Abb. Con la cessione di Power Grid 673 lavoratori usciranno da Abb

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Ai 108 esuberi di Vittuone si aggiungono i lavoratori “corporate” da ricollocare che con la nuova Abb ad oggi non hanno una collocazione definita

Si è svolto venerdì 24 maggio u.s., preso Assolombarda l’incontro informativo riguardante la cessione da parte di Abb delle attività Power Grid, richiesto dal coordinamento sindacale durante la fase di discussione del nuovo piano industriale. Attività che verranno cedute alla multinazionale Hitachi, società con oltre 300.000 dipendenti e operativa in oltre 100 paesi e che in questi hanno registrato un andamento piuttosto positivo con un Ebitda 2017 pari al 10,3% e nei primi nove mesi 2018 pari al 9,8%.

Le attività di PG in Abb oggetto del trasferimento coinvolgono 36.000 dipendenti sparsi in oltre 70 paesi per un valore economico che ha superato i 10 miliardi di dollari. Con la cessione delle attività PG Abb ridisegna il suo profilo industriale concentrandosi sulle attività del digitale, industria e automazione e robotica.

La cessione di PG dovrebbe riguardare circa 673 dipendenti così specificati:

PGGA - Santa Palomba / Genova - 77 dipendenti

PGGI - Sesto San Giovanni - 61 dipendenti

PGHV - Lodi - 171 dipendenti

PGTR - Monselice/Montenello 333 dipendenti

PHGS/PGSV Sesto San Giovanni / Dalmine 31 dipendenti

Inoltre da parte di Abb è in corso una valutazione riguardante altre figure professionali che potrebbero aggiungersi ai numeri comunicati, anche attraverso passaggi di natura consensuale.

L’operazione verrà effettuata attraverso le seguenti fasi:

Entro il 2019 verrà costituita la nuova entità legale Newco (day 0) e le conseguenti operazioni di separazione societaria;

Entro giugno 2020 è previsto il closing (Day 1);

Luglio 2020 la nuova entità legale viene trasferita nella nuova Joint Venture.

Come previsto dalla legislazione entro la fine dell’anno in corso dovrà essere avviata la cosiddetta fase di esame congiunto (ex art.47 L.428/‘90), al fine di conoscere nei dettagli l’operazione industriale e garantire ai lavoratori interessati il mantenimento dei diritti sindacali e dei trattamenti economici in essere all’atto del passaggio.

Inoltre durante l’incontro Abb ha dato una prima anticipazione per quanto riguarda il progetto Abb OS Operation Sistem. Un progetto che prevede la modifica del modello Abb da un sistema a matrice ad un modello che accentua la sua natura verticale, attraverso un alleggerimento delle funzioni corporate.

Un nuovo modello che prevede la redistribuzione di circa 1.300 dipendenti nelle attività corporate (divisione ZC): nella nuova alleggerita corporate , nelle nuove aree di business, nel GBS ed alcuni nel POOL (un’area di redistribuzione/ ristrutturazione che riguarderà tutto il personale non ancora allocato negli ambiti previsti).

Per quanto riguarda l’Italia, questo ambito riguarda 278 dipendenti così suddivisi:

55 dirigenti

99 quadri

144 impiegati

0 operai

di cui 179 occupati presso la sede di Sesto San Giovanni e 63 nella sede di Dalmine.

Figure che per alcune decine di essi, in ragione del nuovo modello New Abb dovranno essere ricollocate in quanto le loro mansioni non sono più previste con la nuova struttura organizzativa di Abb e che secondo quando dichiarato dall’azienda non esclude la necessità di cambiamenti di sede da parte delle figure interessate. Una situazione assai delicata che si aggiunge alla vertenza tutt’ora aperta riguardante lo stabilimento di Vittuone dove oltre al trasferimento delle attività in Finlandia, sono previsti 108 esuberi.

Un ulteriore incontro su questo aspetto è previsto per la fine del mese di giugno.

Su questo ultimo punto Abb su richieste delle altre organizzazioni sindacali che hanno richiesto di definire un nuovo incontro, ha proposto di essere disponibile solo e soltanto per la data del 28 maggio come precisando che in quella data e senza andare oltre giungere all’accordo sindacale.

Come Fiom-Cgil, rispetto alla richiesta esplicitata dal Ministero dello Sviluppo Economico alle parti per un’ulteriore riflessione rispetto allo stato della trattativa, abbiamo chiesto ad Abb se questo aveva portato a nuove aperture. Su questo Abb non ha dato alcuna risposta.

Il fatto che Abb abbia invece proposto solo e soltanto una data, senza la volontà di ricercarne una condivisa come sempre accaduto fino ad oggi e per di più proponendo lei stessa martedì 28 maggio, quanto all’azienda era nota da giorni la convocazione del coordinamento Fiom, indica l’atteggiamento e la rigidità con cui le Abb continua a mantenere in questa delicata vertenza.

Comportamento in contraddizione con quanto richiesto da Regione Lombardia e Ministero dello Sviluppo Economico e che evidenzia una situazione ancora più problematica soprattutto alla luce dei 278 lavoratori che oggi non hanno una posizione lavorativa definita e che aggiunge ulteriore criticità occupazionale a questo Gruppo industriale.

Fiom-Cgil nazionale

Coordinamento Abb Fiom Cgil

Roma, 27 maggio 2019

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