Abb: trattativa rinnovo integrativo aziendale di gruppo

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Nella giornata di mercoledì 30 maggio 2018 si è svolto l’incontro tra il Coordinamento Fim, Fiom, Uilm di Abb e la direzione aziendale in prosecuzione della trattativa per il rinnovo dell’integrativo aziendale di Gruppo.

Nella prima parte dell’incontro è stata illustrata in modo dettagliato la struttura e le principali modalità di utilizzo della piattaforma dedicata che Abb ha scelto per gestire il tema del welfare aziendale a partire dai cosiddetti flexible benefit e quanto verrà definito in futuro per quanto riguarda la contrattazione in fase di negoziazione.

La piattaforma presentata ha come società di riferimento Mercer Marsh e avendo un profilo internazionale trova applicazione in molti paesi attraverso un adattamento applicativo a seconda dei vari gruppi industriali che ne fanno uso attraverso i loro dipendenti.

Anche in ragione delle normativa fiscale in materia, la piattaforma è in grado di fornire una serie di interventi per quanto riguarda: istruzione ed educazione, assistenza ai familiari, la previdenza complementare, il cosiddetto carrello spesa e il trasporto pubblico regionale e interregionale.

Il confronto è proseguito attraverso una prima illustrazione da parte dell’azienda di alcuni dati relativi alla formazione professionale svolta nel periodo gennaio 2017 - marzo 2018 in particolare per quanto riguarda le ore di formazione svolte e le aree professionali coinvolte.

Dai primi dati illustrati, risulta una situazione abbastanza variegata tra i diversi ambiti aziendali, verso la quale abbiamo richiesto alcuno dati più specifici soprattutto verso quelle aree meno coinvolte in questa prima fase.

Quello che risulta in modo più evidente riguarda il fatto che il 21% di dipendenti Abb, ad oggi, non hanno fatto nessuna ora di formazione e il 43% dei dipendenti avrebbe fatto una formazione compresa tra le 0 e le 8 ore di formazione.

Anche a detta dell’azienda, serve un intervento marcato e radicale sul tema della formazione non solo alla luce di questi primi dati ma anche rispetto al l’importanza della formazione in funzione dei cambiamenti tecnologici previsti.

Infine, abbiamo fatto presente alcuni problemi che le RSU stanno affrontando in sede aziendale e che devono avere una logica e una coerenza con gli accordi sottoscritti a livello di coordinamento.

Tra questi, il problema del trasferimento di due lavoratori dalla sede di Torino a Sesto San Giovanni dove l’azienda intende avviare la procedura di trasferimento collettivo, il problema dei lavoratori provenienti dalle sedi di Lodi occupati Dalmine dove abbiamo chiesto di valutare un loro rientro a Lodi vista la presenza di decine di lavoratori interinali e di una società eterna.

Infine, è stato posto all’azienda il tema della corretta applicazione dell’accordo sindacale e recentemente rinnovato per la gestione degli esuberi nella realtà di Vittuone.

Su alcune di queste questioni l’azienda si è riservata una risposta dopo un necessario approfondimento delle questioni poste.

Il confronto è stato aggiornato al prossimo 7 giugno sempre in sede di Assolombarda.

 

FIM, FIOM, UILM NAZIONALI

Roma, 1 giugno 2018