Whirlpool. Incontro del coordinamento

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Il 27 giugno 2018 il coordinamento sindacale delle Rsu del gruppo Whirlpool e le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm si sono riuniti per affrontare la grave situazione che interessa le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo in tutti gli stabilimenti italiani.
Il piano industriale 2015/2018 sottoscritto con la multinazionale americana alla Presidenza del Consiglio il 2 luglio 2015 prevedeva l'impegno di oltre 500 milioni di euro in investimenti, piattaforme produttive e specializzazioni degli stabilimenti, centri di Ricerca e Sviluppo, il mantenimento di due sedi amministrative e della presenza industriale in tutte le regioni interessate, soluzioni sostenibili in ogni sito produttivo minimizzando gli impatti occupazionali con il ricorso agli ammortizzatori sociali e il sostegno di un piano sociale.  
La Whirlpool, nell'incontro di verifica sul piano industriale svolto al Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 17 maggio 2018, ha informato il coordinamento delle RSU, il sindacato e il Governo che una serie di difficoltà che non hanno permesso di completare e raggiungere gli obiettivi condivisi del piano industriale 2015/2018: in particolare i ritardi dell'integrazione tra Indesit e Whirlpool e una perdita di quote di mercato e volumi nel mercato europeo determinano oggi il permanere di un esubero negli stabilimenti italiani di circa 800 addetti e la necessità del ricorso agli ammortizzatori sociali oltre la scadenza del 31 dicembre 2018.
Whirlpool nell'incontro al Ministero ha inoltre presentato un nuovo piano industriale per gli anni 2019/2021: un piano industriale a cui mancano molte risposte per essere condiviso dal Coordinamento sindacale e dalle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm.
L'aumento dei volumi e le nuove politiche commerciali proposte devono interessare tutte le realtà produttive e gli impegni presi non sono ad oggi sufficienti a garantire un futuro allo stabilimento di Siena.
Il trasferimento delle lavatrici da Comunanza per garantire il futuro deve realizzare la  piena specializzazione dello stabilimento attraverso la creazione di un polo dell'asciugatura per il gruppo con le relative produzioni.
Sono importanti e devono completarsi le reindustrializzazioni di Albacina e Teverola cosi come riteniamo significativi i nuovi interessi industriali che si stanno manifestando a Teverola; consentono complessivamente di costruire risposte occupazionali importanti per circa 275 lavoratori.
Vanno mantenuti gli impegni di Whirlpool sui due centri direzionali dell’area di Milano - Varese e di Fabriano con funzioni e ruoli e conseguenti livelli occupazionali, e sulla presenza strategica della ricerca e sviluppo in Italia cosi come il piano sociale condiviso nel 2015.
Il coordinamento sindacale e Fim, Fiom, Uilm nel confronto con Whirlpool sul piano industriale mettono al centro la salvaguardia degli stabilimenti e dei posti di lavoro e vogliono affrontare in sede istituzionale, con il Governo, una pre-condizione: per discutere e modificare le scelte aziendali contenute nel piano industriale serve la continuità degli ammortizzatori sociali oltre la scadenza del prossimo 31 dicembre 2018.
E necessario rappresentare al Governo e al Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro la grave situazione che coinvolge tutti i lavoratori del gruppo. La fase di incertezza seguita al voto oggi è superata con la piena operatività dell'esecutivo.
Fim, Fiom e Uilm, il coordinamento sindacale, i lavoratori della Whirlpool chiedono al Ministero dello Sviluppo Economico di definire in tempi brevi una data utile per discutere con la multinazionale un piano industriale che salvaguardi occupazione e stabilimenti in Italia.

Fim Fiom Uilm Nazionali
Il coordinamento Fim Fiom Uilm Whirlpool
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