Whirlpool. Il confronto prosegua con tutta la delegazione

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Si è tenuto oggi il previsto incontro tra le segreterie nazionali sindacali e la direzione di Whirlpool, nel quale l'azienda ha sia confermato il piano industriale nelle sue linee guida che illustrato gli interventi sui quali sta lavorando per ridurre l'impatto occupazionale in Campania e in Piemonte e gli strumenti necessari a supportare il piano industriale.
La Fiom ha preliminarmente rappresentato all'azienda la necessità di proseguire il confronto con l'insieme della delegazione - Rsu degli stabilimenti e strutture territoriali - anche perché ad oggi il ministero, nonostante ripetute sollecitazioni, non ha provveduto alla convocazione su cui era impegnato e a fronte del fatto che è concreto il rischio di un rinvio da parte del Governo a dopo i prossimi appuntamenti elettorali.
Nell'incontro Whirlpool ha ribadito che si stanno verificando tutte le opzioni - industriali e non, con logo Whirlpool e non - sulle aree interessate.


Nello specifico, dal punto di vista del piano industriale, Whirlpool ha informato che:
- sta lavorando al potenziamento dell'area campana con un investimento aggiuntivo stimato tra i 5 e i 10 milioni per una piattaforma - nuova e aggiuntiva - sullo stabilimento di Napoli; sarebbero, secondo l'azienda, investimenti in ricerca e sviluppo e in prodotto/processo, con la produzione di una nuova lavatrice e una nuova piattaforma, realizzabile entro 18 mesi e creando occupazione per circa 100 nuovi posti di lavoro, di cui 2/3 diretti e 1/3 nell'indotto;
- sta verificando ulteriori attività che fanno riferimento ai loro fornitori in Campania;
- per quanto riguarda la sede di None, sta lavorando alla possibilità di trovare attività - privilegiando quelle legate alla logistica - sulle quali discutere entro la fine del mese di maggio.

 

Dal punto di vista degli strumenti a sostegno del piano industriale - ammortizzatori e incentivi - l'azienda ha comunicato che sta cercando di individuare strumenti che possano accompagnare il piano e diminuire il numero degli esuberi previsti dal piano, a cominciare da 300-350 lavoratrici e lavoratori che potrebbero maturare i requisiti per andare in pensione entro il tempo di durata del piano, o attraverso la mobilità interna al Gruppo; lo schema degli incentivi proposto dall'azienda prevede l'identificazione di classi - pensionabili, accompagnamento alla pensione, dimissioni incentivate, sostegno alla mobilità tra gli stabilimenti, una specificità riconosciuta in Piemonte e in Campania - sui quali non si è entrati nel merito, ma che l'azienda ha chiarito che interesseranno tutti i dipendenti a prescindere dalle aree territoriali, rivolti sia agli operai che agli impiegati.
L'azienda infine si è impegnata a produrre entro pochi giorni, se possibile per il prossimo incontro - previsto in sede ministeriale mercoledì 20 maggio prossimo - la parte di piano che riguarda gli impiegati.
Anche in questo incontro, infine, la Fiom ha ribadito la necessità di una risposta che preveda soluzioni per tutti i siti del Gruppo.

 

Ufficio stampa Fiom

 

Roma, 15 maggio 2015