Ex Embraco. Fiom: chiediamo una soluzione per tutti i lavoratori, bene regia pubblica e privata

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“E' stata confermata oggi a Torino la nascita di un polo nazionale per la produzione di 6 milioni di compressori per frigoriferi che si avvarrà degli stabilimenti ex Embraco di Riva di Chieri e Wanbao di Mel in provincia di Belluno.
Accogliamo con favore l'apertura di un tavolo che finalmente parla di politiche industriali e di investimenti pubblici e privati. Sono anni che i lavoratori ex Embraco aspettano un vero progetto di reindustrializzazione.

Questo nuovo soggetto industriale sarà a maggioranza pubblica. Attraverso la sinergia tra pubblico e privato si costruiscono delle soluzioni concrete per le crisi industriali e per garantire un futuro alle lavoratrici e ai lavoratori. A Riva di Chieri potranno in aggiunta essere prodotti anche motori per la mobilità sostenibile, su questo occorrerà un impegno delle Istituzioni locali.

Chiediamo al Governo di confermare che partirà da subito un tavolo di confronto nazionale che dovrà garantire i livelli occupazionali per tutti i lavoratori di Riva di Chieri e di Belluno.
E' necessario assicurare la copertura della cassa integrazione per i lavoratori di Torino fino all'avvio dell'attività, che dovrebbe avvenire a gennaio prossimo, ed integrare gli ammortizzatori sociali con la formazione e il salario.

La regia pubblica e privata per la risoluzione delle vertenze deve diventare un modello da utilizzare anche per altre crisi industriali. L'ingresso dello Stato a garanzia dei livelli occupazionali deve diventare un metodo per attuare processi di reindustrailizzazione efficaci”.

Lo dichiarano Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile elettrodomestico, Ugo Bolognesi per la Fiom-Cgil Torino e Stefano Bona, segretario generale Fiom-Cgil Belluno

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 15 settembre 2020

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