Piano Selex Es 2013-2017: Quali impatti dal piano Finmeccanica?

Stampa

LOGOFIOM-180X120

Il giorno 11 febbraio 2015 presso la sede Selex ES di Roma Tiburtina si sono incontrate le segreterie nazionali FIM-FIOM-UILM ed il Coordinamento delle RSU con la Direzione Aziendale Selex ES, per un confronto sull’andamento della società, l’avanzamento del “Accordo Quadro Selex ES” sottoscritto a giugno 2013 ed i successivi “Accordi di Armonizzazione”.

Nella presentazione l’AD ha precisato che l’incontro non avrebbe avuto alcun riferimento al Piano Industriale di Finmeccanica, anche se inevitabilmente l’implementazione di quello Selex ES troverà a breve punti di contatto con quello della capogruppo. Secondo l'AD, il piano Selex comincia a dare i primi risultati in alcune aree, nel 2015 e a seguire, i benefici saranno maggiori. Questi nello specifico i risultati annunciati:

I principali dati economici illustrati, che saranno resi definitivi con l’approvazione di bilancio 2014, vedono ordini in in leggero aumento a 3,6 Miliardi euro ca (Sec.& Smart Sys ca 747 Milioni € + 50 milioni rispetto 2013, Land & Naval Sys ca 741 Milioni € iin pesante calo ma in virtù di un 2013 eccezionale, Airb. & Space Sys ca 2062 Milioni € in recupero su 2013). Le acquisizioni si stanno spostando dai mercati domestici (IT+UK) ad altri internazionali e per il 2015 ci si aspettano ancora maggiori acquisizioni da mercati esteri.

Il FATTURATO 2014 leggermente superiore al previsto, ha permesso di andare oltre le attese di rapporto Fatturato/Ricavi, anche se questi ultimi sono inferiori al budget. Nonostante ciò, persistono risultati negativi per EBIT e Free Cash Operating Flow, inferiori alle attese. Per il 2015, sono confermati investimenti in Ricerca & Sviluppo, inclusi macchinari ed apparecchiature, i carichi di lavoro sono generalmente in linea anche se l'azienda ha annunciato criticità Giuliano, Fusaro, Pomezia e Cisterna di Latina. L’organizzazione di Selex ES ha avuto aggiornamenti in alcune parti, ed in corso di approfondimento per altre :

  1. Homeland Security & Infrastructure LoB con business nei sistemi di controllo “Homeland” nonché delle infrastrutture strategiche;

  2. Traffic Control Systems con piano avviato nel 2014 che sta dando risultati in fatto di trasparenza sull'acquisizione ordini con margini. Sono state drasticamente ridotte le situazioni di criticità in alcuni programmi a rischio di contenzioso con il cliente.

  3. Automation, dotata di funzioni proprie di servizi (Mark.&Sales, Operation, Delivery, post vendite, Ingegneria su prodotti, Program Management, ecc), per operare in autonomia sui mercati, implementando anche qui il modello di lavoro in IPT.

Infine i dati 2014 della gestione di Ammortizzatori Sociali del Piano Selex ES. Su 1938 unità in esubero (840 diretti e 1098 indiretti), le uscite sono state realizzate 1145 di cui 834 per Mobilità, 117 incentivate e 194 per altro. La PROCEDURA di MOBILITA’ è stata utilizzata per 834 unità su 1000 ca. I CONTRATTI di SOLIDARIETA’ e la C.I.G.S. sono stati utilizzati in modo inferiore al previsto per effetto delle uscite in mobilità e per l'utilizzo delle ferie.

Come FIOM CGIL nel giudicare positivamente i passi in avanti fatti su alcune criticità aziendali, abbiamo dichiarato la nostra perplessità su alcune previsioni che potrebbero essere messe in discussione dal piano industriale di Finmeccanica e i cui effetti, in qualche modo, la Selex dovrebbe conoscere già (l'azienda ha già annunciato un più ampio ricorso alla CIGS e alla Solidarietà nel 2015-2016).

In una situazione come quella descritta dai vertici aziendali, è evidente che il piano di Finmeccanica rischia di pesare molto. L'azienda infatti, ci dice che ad oggi ci sono ancora circa 800 lavoratori che debbono uscire per poter raggiungere l'equilibrio soddisfacente sui carichi di lavoro, sui diretti/indiretti e sul conto economico. In questo contesto calerà, nel corso del 2015 (ricordiamo che la divisionalizzazione secondo l'ing. Moretti partirà dal 1 gennaio 2016), l'accorpamento delle controllate al 100% in Finmeccanica, la riorganizzazione dell'ingegneria (accentrando quella di “innovazione” e decentrando sui siti quella “applicativa”), la riduzione del portafoglio prodotti, l'esternalizzazione delle attività considerate “no core” (e forse alla luce di questo andrebbero lette alcune riorganizzazioni), le ulteriori misure di efficientamento e miglioramento della marginalità.

E' evidente che l'impatto potrebbe essere consistente e che si sommerà alle criticità esistenti, con le lavoratrici e i lavoratori che hanno già sopportato, negli ultimi anni con il processo di riorganizzazione in atto, pesanti sacrifici. Per questo è importante mantenere gli accordi sul piano industriale 2013-2017 e lavorare ancora sulle tante inefficienze ancora presenti in azienda (come si può ad esempio parlare di criticità sui carichi 2015 di Cisterna quando da mesi si procede con straordinari al sabato e alla domenica?). Per fare chiarezza è urgente aprire il confronto alla presenza della capogruppo e per ribadire la nostra volontà di partecipare al processo di rilancio industriale dell'azienda, avendo ben chiaro il ruolo pubblico e sociale della stessa, a partire dal mezzogiorno. Per la FIOM i punti su cui lavorare, non sono il costo del lavoro e l'occupazione e neanche la riduzione dei siti.

Abbiamo infine richiesto chiarimenti, rispetto agli Accordi di Armonizzazione, circa l'indennità di trasferimento fra sedi, modalità di trattamento ferie durante i periodi di CdS, polizze Assicurative esistenti e non rinnovate, Commissione Quadri per nuovo meccanismo MBO, confronto sulle professionalità per la 6° cat. e considerazioni sulle retribuzioni medie per la 7° cat. Per queste cose, si è convenuto con la DA di raccogliere in una lista le evidenze che arriveranno da ogni sito Selex ES, da affrontare in un prossimo incontro con la DA che sarà concordato a breve.

 

FIOM CGIL NAZIONALE

 

Roma, 16 Febbraio 2015