Mbda: buone prospettive industriali ed economiche, ora serve rinnovare l’integrativo

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Nella giornata di ieri 26 settembre 2022 si è svolto l’incontro con la direzione aziendale alla presenza dell’AD di MBDA, sull’informativa annuale Art.9 del CCNL con il coordinamento nazionale FIM-FIOM-UILM.

L’Amministratore delegato ha illustrato l’andamento industriale ed economico del Gruppo MBDA e quello di MBDA Italia, i quali risultano essere positivi per entrambe le realtà, sia per quanto concerne gli ordini e i ricavi, con ottime prospettive per i carichi di lavoro nel prossimo triennio.

Ovviamente la presenza di carichi e ordini consistenti rappresenta una grande opportunità, tuttavia abbiamo evidenziato come FIOM-CGIL la necessità di strutturarsi sia a livello occupazionale e organizzativo per rendere strutturale in MBDA Italia una capacità produttiva che regga nel tempo e consolidi l’azienda italiana all’interno del Gruppo.

Questa riteniamo sia la vera sfida su cui focalizzarsi nel prossimo triennio insieme agli investimenti sullo sviluppo di nuovi prodotti, in quanto la necessità di rispondere con tempestività alle consegne genera cassa e condizioni per realizzare i nuovi prodotti a medio e lungo termine.

Un dato particolarmente significativo illustrato dall’AD è quello riferito alla ripartizione degli ordini acquisiti successivamente alla pandemia, molto legato anche all’attuale scenario geopolitico, che vede la parte dell’export rispetto ai mercati così detti domestici prendere il sopravvento, con acquisizioni dell’85% del totale degli ordini presi.

Altro dato significativo che rappresenta un segnale positivo per il gruppo MBDA è quello legato alle assunzioni, rilevanti in tutti i Paesi, ma in particolar modo in MBDA Italia dove nell’ultimo triennio ci sono state 700 nuove assunzioni che vedono ad oggi arrivare a un numero di dipendenti complessivo pari a 1.639 unità, con una previsione per fine anno di superare i 1.700 addetti.

Infine in tutti gli stabilimenti sono previsti investimenti strutturali legati agli ampliamenti dei siti oggi esistenti, per far fronte alla crescita occupazionale ma altresì per aumentare la capacitò produttiva legata alla crescita dei volumi produttivi.

In questo contesto particolarmente favorevole non mancano alcune criticità presenti nella gestione quotidiana che le RSU hanno rappresentato alla Direzione aziendale.

Un punto particolarmente sentito è quello riguardante la gestione dell’accordo sullo smart-working, perché se da un lato è stato tra i primi accordi post-pandemia, lo stesso ha la necessità di essere calibrato meglio per rispondere in maniera efficace ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’azienda ha fornito dei dati importanti sul numero dei dipendenti remotizzabili (88%) con una media di utilizzo che si attesta tra le 4 e le 5 giornate mese, tuttavia le medie nella quotidianità evidenziano ancora ampie fasce di lavoratori che non ne fruiscono, ma soprattutto disparità che in molti casi non hanno ragioni obbiettive per la mancata fruizione. Come FIOM-CGIL abbiamo evidenziato come sia necessaria una maggiore disponibilità e fiducia da parte dei responsabili nell’assegnazione di questa nuova modalità lavorativa, che non sia penalizzante tanto meno discrezionale.

In quest’ottica abbiamo espresso la necessità di ampliare l’utilizzo nel rispetto degli accordi sottoscritti del numero di giornate disponibili, avendo rassicurazione dall’HR che non ci sono volontà nel diminuire quanto già oggi definito.

Tuttavia il miglioramento dello Smart-working dovrà essere solo uno dei punti del prossimo rinnovo dell’integrativo in MBDA Italia, in quanto la situazione positiva dell’Azienda dovrà prevedere incrementi salariali importanti, una migliore gestione degli orari di lavoro per venire incontro alle esigenze di tutti i lavoratori, siano essi diretti che indiretti, un miglior benessere in azienda che consenta di mantenere all’interno tutte le vecchie e nuove professionalità che in questi anni sono state costruite. Perché uno dei punti di maggiore criticità è mantenere in azienda soprattutto i neo assunti, facendoli diventare una parte strutturale a livello di professionalità nella realtà aziendale.

Pertanto abbiamo espresso l’intenzione insieme a FIM e UILM di presentare al più presto una piattaforma per l’integrativo, che veda miglioramenti in tutti gli ambiti: istituti economici, nuove tipologie lavorative, valorizzazione e riconoscimento delle professionalità, orari e condizioni di lavoro.

Da subito come FIOM-CGIL ci metteremo al lavoro per dare un contributo alla costruzione di un integrativo, da troppo tempo non rinnovato, che risponda ai bisogni di tutte le lavoratrici e i lavoratori di MBDA Italia.

Fiom-Cgil nazionale

Roma, 27 settembre 2022

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