MBDA Italia. Rischi e consapevolezze

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Si è svolto il giorno 12 giugno 2014 l’incontro tra il Coordinamento nazionale Fiom, Uilm e Fim di MBDA con l’azienda in merito sia alle prospettive generali che all’andamento del PDR.

Nella prima parte l’AD ha evidenziato che il portafoglio prodotti di MBDA Italia soffre di vecchiaia. Il modello con l’Amministrazione Difesa prevedeva il supporto economico del Governo per contratti di sviluppo e produzione. Questo permane in UK e FR con elevati volumi economici ma non in Italia (con l’Italia che riceve circa un decimo degli ordini nazionali rispetto a Uk e FR). Quindi MBDA Italia procede in una situazione rischiosa usando investimenti interni e le opportunità di Finanza Agevolata.

Per Aspide Evolved e CAMM abbiamo fatto un investimento interno elevato; su Marte ER MBDA Italia ha investito circa 9 M€.

Si attendono per i prossimi mesi decisioni importanti su MEADS (harvesting policy USA, che potrebbe portare all’inserimento di elementi MEADS in sistemi statunitensi, Polonia e Germania che sono occasioni importanti) e Blocco 1 NT. Per quest’ultimo le incertezze dello stanziamento di fondi italiani comportano il rischio che si proceda verso una soluzione tutta francese senza il coinvolgimento italiano. Se questo fosse, l’Italia sarebbe sconfitta strategicamente e perderebbe una vera capacità antibalistica.

Inoltre la Legge Navale, su cui si auspicava una importante opportunità, non garantisce gli stanziamenti specificatamente per i sistemi d’arma. Questo pone MBDA in competizione con Finmeccanica e si rischia che le nuove navi vengano prodotte non “munite di”, ma “pronte per”, i sistemi missilistici MBDA, come già previsto per la 7a ed 8a fregata FREMM.

Rimangono ancora alcune possibilità per il contratto Turchia; invece per “l’acquisizione” della seconda tranche del contratto Pakistan, essa è posta a rischio in quanto sono ancora in via di risoluzione precedenti problematiche.

Gli anni 2014 – 2015 saranno cruciali per i prossimi venti anni di MBDA Italia. L’AD sottolinea che deve maturare la piena consapevolezza di questo fatto.

Le OO.SS. ribadiscono che questa lodevole consapevolezza deve essere diffusa a tutti i livelli della gerarchia industriale.

Si è discusso brevemente delle massime linee del Piano Industriale, e sono emersi gli sviluppi specifici e le nuove capacità per i siti di Fusaro e La Spezia; Roma invece vede messe a rischio le sue capacità di sviluppo SW e System Engineering e Design Authority.

Le OO.SS. richiedono invece che le eccellenze esistenti in tutti i siti vengano valorizzate ed anzi incrementate. A tale proposito è stato richiesto un approfondimento del Piano Industriale, che sarà discusso e condiviso dopo l’estate, in base agli sviluppi dei Programmi in corso. E’ inoltre necessario in quella fase avere un quadro dettagliato sui carichi di lavoro e investimenti per sito.

Per quanto riguarda il PDR,

I risultati del 2013 sono di un ROS di Gruppo del 12,5%, e di Sales Italia per 420 M€ , un risultato in forte calo rispetto agli anni precedenti. Di fronte a questo l’azienda ha proposto un PDR di 1713 € per il parametro 100 (fino a 5°s) e 1885€ per il parametro 110 (6°, 7° e Quadro).

Le OO.SS. ritengono che una diminuzione di tale entità rispetto al 2013 – ben 237€ fino a 5°s e 260€ per 6°, 7° e Quadro – non sia accettabile, alla luce anche delle dichiarazioni fatte dal CEO al Vector Live sull’eccezionalità dei risultati conseguiti nel 2013.

Per questo le OO.SS. hanno chiesto, all’azienda di rivedere i risultati annunciati e per questo si è fissato un ulteriore incontro entro il 10 Luglio, prima dell’inserimento del premio nella busta paga.

Inoltre il coordinamento nazionale Fiom-Uilm ritiene necessario avviare da subito un confronto sul rinnovo dell’accordo integrativo dal Gruppo scaduto da un anno e quindi, anche alla luce di quanto annunciato dall’AD, non più rinviabile un suo rinnovo.

Il coordinamento nazionale Fiom-Uilm ritiene necessario monitorare con attenzione la situazione industriale di MBDA Italia in funzione delle scelte che il Ministero Difesa farà nei prossimi mesi anche in vista della pubblicazione dell’annunciato “Libro Bianco della Difesa” che sicuramente determinerà sia che le scelte strategiche e le conseguenti ricadute industriali per tutto il Sistema Paese.

 

Fiom, Uilm Nazionali

Roma, 13 giugno 2014