Venerdì, 19 Aprile 2024

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Unions in movimento. A Chicago


Tre giorni a Chicago, nella città dei martiri di Haymarket Square, per partecipare alla Conferenza di LaborNotes (www.labornotes.org), rete impegnata nel rafforzare la democrazia e l’impegno degli attivisti e degli iscritti nei sindacati americani.
Oltre 3000 partecipanti e tre giorni ricchissimi di workshop, sessioni plenarie e discussioni tematiche.
Si parte però con un tour della Chicago del lavoro, portando gli omaggi proprio al monumento ai Martiri di Haymarket [1], arrestati e giustiziati per gli scontri durante le manifestazioni per le 8 ore. “Eight hours for sleep, eight hours for work, eight hours for what we will”: era la fine dell’800 e fa sempre bene ricordare da dove veniamo e la grande storia del movimento dei lavoratori.
Poi tre giornate di full immersion nelle lotte della classe lavoratrice americana, partendo dalle difficoltà degli attivisti dell’UAW [2] impegnati nel tentativo di sindacalizzare le fabbriche di automobili degli stati del sud (la Volkswagen a Chattanooga nel Tennessee e la Nissan a Canton nel Mississippi), arrivando all’impegno di molte unions a sostegno del movimento di Bernie Sanders verso le prossime elezioni presidenziali del 2020 [3], con alcune organizzazioni sindacali che da subito si erano schierate per Sanders, come la United Electric – UE- o le infermiere di National Nurses United – NNU.
Molta attenzione dei sindacati dei settori pubblici è concentrata sull’imminente decisione della Corte Suprema sul caso Janus vs AFSCME [4], che rischia di impedire ai sindacati dei settori pubblici di raccogliere quote economiche per tutti i lavoratori (anche i non iscritti) coperti dalla contrattazione collettiva. Sarebbe un duro colpo per le finanze delle unions e la discussione tra gli attivisti era orientata su come mobilitare i simpatizzanti, su come cercare di non arrivare impreparati, su come allargare la base degli iscritti e confrontarsi con una campagna anti-sindacale molto aggressiva e sostenuta dalle ricche fondazioni della destra conservatrice.
Nelle sessioni internazionali abbiamo discusso della situazione economica, politica e sociale in Europa (nel workshop “Organizing across Europe” ho portato il contributo della FIOM CGIL di Bologna), e con il sindacato inglese che può oggi contare sulla rivitalizzazione del Labour Party grazie alla leadership di Jeremy Corbyn, che è sempre stato “dalla parte giusta della storia” e in tutte le mobilitazione e gli scioperi dei sindacati inglesi.
Protagonisti indiscussi di questi giorni a Chicago e dell’attuale movimento sindacale e dei lavoratori negli Stati Uniti sono stati però gli insegnanti. Dalla Chicago Teachers Union – CTU - (presente in forza alla tre giorni di LaborNotes) agli insegnanti del West Virginia [5], con le t-shirt e le bandane rosse (red for education), senza dubbio le vere star della conferenza. In uno stato poco sindacalizzato [6] e in un contesto politico poco favorevole gli insegnanti del West Virginia si sono mobilitati, chiedendo aumenti delle retribuzioni e soprattutto per impedire l’aumento dei costi delle polizze di assistenza sanitaria, e dopo 9 giorni di scioperi che hanno paralizzato le scuole dell’intero stato hanno vinto. Hanno vinto nell’America di Trump, e con il consenso delle comunità e dell’opinione pubblica. In questi ultimi giorni altri insegnanti di altri stati stanno seguendo l’esempio del West Virginia: Oklahoma, Kentucky, Arizona. E con gli scioperi entra in scena anche una nuova generazione di attivisti sindacali che ridà forza al movimento dei lavoratori.
Uno spaccato di un’America che continua a cantare Pete Seeger, “which side are you on” [7] e “solidarity forever” [8], in cui si intrecciano la lotta contro le discriminazioni di genere, contro il razzismo (è appena stato celebrato il 50mo anniversario dell’assassinio di Martin Luther King) e per i diritti dei lavoratori. Un’America in cui la parola solidarietà riecheggia come un’arma potente nelle mani dei lavoratori, con i mitici portuali di Seattle dell’ILWU [9] che difendono il sindacato come “stile di vita” nella città più costosa degli Stati Uniti, dove la classe operaia se non ci fosse la forza del sindacato sarebbe espulsa dalla città. Solidarietà e coraggio, come quello dimostrato dai lavoratori della comunicazione della CWU che due anni fa hanno piegato, con uno sciopero 45 giorni [10] un gigante multinazionale come Verizon.
Il libro più importante del grande storico Howard Zinn, scomparso pochi anni fa, è “A People’s History of the United States” [11], una storia della gente comune, di quella “gente che lavora” (workingmen) che in questi tre giorni ha ricordato alcune verità che sono senza tempo, che valevano ai tempi dei martiri di Haymarket e della lotta per le otto ore e che valgono oggi in un’epoca in cui i lavoratori si devono difendere da un neoliberismo che distrugge le comunità, il lavoro e il pianeta. Verità che riguardano i lavoratori da entrambi i lati dell’Oceano Atlantico e che anche i lavoratori italiani farebbero bene a ricordare ogni giorno: respect your union, strike when you have to, never be scared.

Note

[1] August Spies, Albert Parsons, Adolph Fischer, George Engel, Louis Lingg, Michael Schwab, Samuel Fielden e Oscar Neebe.  7 furono condannati a morte e Neebe a 15 anni di reclusione. August Spies, prima dell’impiccagione, disse: “verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che strangolate oggi”. Per ulteriori informazioni: http://www.illinoislaborhistory.org

[2] United Auto Workes, sindacato dei lavoratori dell’auto.

[3] Per approfondire: labor4ourrev.org

[4] In rete c’è molta propaganda Anti-Union. Un articolo interessante può essere http://www.labornotes.org/2017/10/bracing-right-work-public-sector-unions-ante

[5] Un articolo interessante di Jacobin: https://www.jacobinmag.com/2018/03/west-virginia-wildcat-strike-militancy-peia.

[6] Consigliatissimo il libro di Alessandro Alessandro Portelli, America Profonda. Due secoli raccontati da Harlan County Kentucky, Donzelli, 2011.

[7] https://www.youtube.com/watch?v=5iAIM02kv0g

[8] https://www.youtube.com/watch?v=pCnEAH5wCzo

[9] Mitici anche perché raccontati da Valerio Evangelisti nel romanzo “Noi saremo tutto”, Mondadori, 2010.

[10] http://www.cwa-union.org/news/releases/big-gains-for-striking-verizon-workers-in-new-agreement

[11] Howard Zinn, Storia del popolo americano. Dal 1492 ad oggi, Il Saggiatore, 2005.

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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