Ex Honeywell. Fiom: trovare subito una soluzione per tutelare i lavoratori

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“Si è tenuto oggi in video conferenza con il Mise l’incontro sulla vertenza Honeywell-Baomarc con la presenza della Regione Abruzzo. Dopo i ritardi accumulati per la partenza della reindustrializzazione dello stabilimento di Atessa, la crisi generata dal Covid-19 ha di fatto sospeso tutte le attività sia di ristrutturazione del sito sia della selezione delle lavoratrici e dei lavoratori che dovranno essere reimpiegati.

L’azienda, sollecitata dalla Fiom, ha confermato il piano industriale ma la preoccupazione è sul dilatarsi dei tempi di ripartenza. Infatti la società ha più volte fatto presente che il mercato dell’automotive è sostanzialmente fermo e questo potrebbe incidere sul piano industriale.

La Fiom ritiene che si è perso fin troppo tempo e che, pur comprendendo la crisi generata dal Covid e il conseguente blocco delle attività, ora c’è bisogno di accelerare verso la ripartenza anche in relazione alle commesse principali, quali Sevel, che in questo momento non stanno vedendo un rallentamento.

La Fiom ha sollecitato il Mise e la Regione Abruzzo a trovare una soluzione per sostenere le lavoratrici e i lavoratori. Gli ammortizzatori sociali (naspi) è terminata o terminerà a fine mese e c’è quindi bisogno di sincronizzare il piano industriale con le tutele. Vanno quindi messi in campo tutti gli strumenti di politica attiva e passiva attraverso un lavoro comune tra Mise, Ministero del Lavoro, Regione Abruzzo e azienda.

Per questo la Fiom solleciterà il Ministero del Lavoro affinché, nei prossimi giorni, si apra un tavolo di confronto con l’obiettivo di sostenere lavoratrici e lavoratori ex Honeywell di Atessa sui quali non possono ricadere le colpe di ritardi prima imputabili ai rapporti tra vecchia e nuova gestione e poi alla crisi sanitaria”.

Lo dichiarano Simone Marinelli per la Fiom-Cgil nazionale e Alfredo Fegatelli segretario generale Fiom-Cgil Abruzzo

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 10 giugno 2020

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