Morte sul lavoro al Muggiano: "In Fincantieri appalti letali"

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Luciano Stiffi, dipendente della ditta consorzio Unitec che opera in appalto per Fincantieri, è morto per le ferite riportate dallo scoppio di un tubo ad alta pressione mentre lavorava a bordo di un'unità della Marina Militare, costruita da Fincantieri e ormeggiata nel bacino della stessa. La Fiom, nell'esprimere la propria vicinanza alla famiglia, chiede ai servizi ispettivi della Asl e agli inquirenti di svolgere approfondite indagini su questo gravissimo episodio e alla magistratura di individuare le possibili responsabilità di Fincantieri e della Marina Militare.

Secondo Maurizio Marcelli, reposnsabile salute e sicurezza della Fiom nazionale e Bruno Papignani, cordinatore nazionale cantieristica “quanto è successo ci conferma che gli infortuni avvengono quando non ci sono regole e si richiedono solo aumenti delle prestazioni. La Fiom riconferma la volontà che non è affatto anacronistica di opporsi alla organizzazione della produzione di Fincantieri d'incrementare la produttività con l'aumento dell'orario di lavoro e delle esternalizzazioni delle attività. Un appalto non controllato, dato a imprese che il più delle volte non rispettano le procedure di sicurezza e non informano e formano adeguatamente i lavoratori sui rischi presenti”.

Marcelli e Papignani annunciano che “come sempre ha fatto, la Fiom si costituirà parte civile nei confronti degli eventuali responsabili della morte del lavoratore” e chiedno alle Rsu di tutti i cantieri “di programmare fermate collettive contro questo ennesima morte di un lavoratore in occasione dell’ora di sciopero programmata per domani”.