Lamborghini: un’ottima ipotesi d’accordo, ora il voto dei lavoratori

Stampa

E' stata raggiunta un’ipotesi d’accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale Automobili Lamborghini. L'accordo rinnova l'impegno delle parti a creare tutte le condizioni affinché il sito di Sant'Agata Bolognese possa essere selezionato per la messa in produzione del nuovo Suv Lamborghini che permetterebbe allo stabilimento di Sant'Agata di dispiegare tutte le proprie potenzialità, darebbe stabilità nel tempo al sito e consentirebbe di richiamare in azienda i lavoratori che sono transitati dal sistema di graduatorie Lamborghini e che andrebbero a costituire, come previsto dall'accordo, un “bacino esclusivo” per tutte le future assunzioni. L’incremento di competitività sarà reso possibile senza l'aumento degli orari e dei turni di lavoro.

L'ipotesi di accordo si colloca all'avanguardia e in posizione di eccellenza in tutto il panorama nazionale anche per i seguenti aspetti: si rafforza il modello di relazioni sindacali, promosso dalla “Charta dei rapporti di lavoro in seno al Gruppo Volkswagen”, che traduce il principio della partecipazione nei diritti di informazione, consultazione e contrattazione su tutti gli aspetti della vita lavorativa attraverso l'introduzione di sistema informativo aziendale e il rafforzamento del ruolo e delle attività delle Commissioni tecniche bilaterali (CTB). Si introduce un capitolo apposito sugli appalti che, attuando il “Codice di Condotta del Gruppo VW per i partner commerciali”, impegna l'azienda e il sindacato ad essere parti attive nel favorire l'applicazione di migliori condizioni economiche e contrattuali per i lavoratori occupati in aziende esterne dentro al sito Automobili Lamborghini di Sant'Agata. Si introduce un chiaro diritto all'informazione su tutta la filiera degli appalti e della fornitura, affinchè la RSU Lamborghini e il sindacato di categoria possano intervenire per un rigoroso rispetto dei contratti nazionali in tutte le aziende fornitrici. Si condivide infine un percorso volto al superamento dell'istituto del subappalto entro la vigenza del contratto. Viene riconfermato un utilizzo dei contratti a termine e di somministrazione a tempo determinato che non può superare il 10% del totale degli assunti a tempo indeterminato e definito un sistema di utilizzo dei contratti a termine e di somministrazione che, oltre a prevedere un incremento della “indennità di mancata conferma”, definiscono precisi obblighi di formazione e di certezza nelle durate dei contratti di somministrazione che comunque, qualora non collegati ad assunzioni a tempo indeterminato, non possono superare la durata massima di 16 mesi. Molto ricca è anche la parte dei “Diritti individuali” dove si rafforza tutto il sistema dei permessi individuali e del diritto allo studio, si incrementa la quota per la previdenza integrativa e si introduce una settimana di ferie aggiuntive da fruire al compimento del 25mo anno di anzianità di servizio. Ai diritti individuali si affianca tutto il capitolo dei percorsi di crescita e di valorizzazione professionale. Di grande rilevanza è anche l'impegno congiunto, anche alla luce dei livelli raggiunti dalla disoccupazione (in particolare giovanile), a introdurre in Automobili Lamborghini, entro il primo anno di vigenza dell'accordo aziendale, un sistema di “pre-pensionamento” ispirato ai modelli attualmente in uso all'interno di Audi/VW. Per quanto riguarda la parte economica l'ipotesi di accordo prevede un aumento strutturale delle retribuzioni pari al 5% della retribuzione di un 5° livello metalmeccanico (88,47 euro) in due tranche di pari importo al 1/1/2016 e al 1/10/2017. Si tratta di un aumento uguale per tutti, che incide su tutti gli istituti e su 14 mensilità. Al salario fisso si aggiungono le rivalutazioni di tutte le indennità presenti in azienda, a partire da quella per i lavoratori che operano sulle linee di montaggio (che passa da 30 euro a 40 euro mensili per 14 mensilità con decorrenza immediata) e l'incremento dei valori del Premio di Risultato che arrivano ad un valore medio nel triennio 2015-2017 pari a 2500 euro (anche con l'introduzione sperimentale a partire dal 2016 di un indicatore di “premio di team”).

L'ipotesi d’accordo passa ora al vaglio delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori; poi il voto - il cui esito è atteso anche dall'azienda, che lo riconosce ufficialmente come da intesa tra le parti -  previsto tra lunedì 25 e giovedì 28 maggio.