Termini Imerese. Passare rapidamente dagli accordi ai fatti

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Si è tenuto oggi l'incontro, più volte sollecitato, per fare il punto sulla situazione del processo di reindustrializzazione di Termini Imerese. All'incontro, tenuto al ministero dello Sviluppo economico alla presenza del ministro Federica Guidi, erano presenti la sottosegretaria al Lavoro Teresa Bellanova, il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta e Invitalia.

Nell'incontro, Blutec, nonostante i ritardi sulla realizzazione dell'intesa del 22 dicembre scorso a partire dalla piena realizzazione della capitalizzazione, ha confermato di aver prodotto a Invitalia le evidenze a supporto della realizzazione del piano economico-finanziario e di quello industriale, tanto che il 15 ottobre prossimo Invitalia dovrebbe deliberare l'approvazione del piano.

Nell'attesa che sia confermato lo sviluppo del piano, ad oggi per le lavoratrici e i lavoratori dell'indotto è ancora in sospeso l'erogazione dell'indennità di cassa integrazione in deroga, su cui abbiamo sollecitato governo e Regione – che hanno recepito l'invito – a giungere ad una rapida soluzione, mentre per i dipendenti della Blutec l'azienda ha garantito l'anticipazione della cassa integrazione a partire dal mese prossimo, nel caso l'azienda non abbia ottemperato a quanto richiesto dal ministero del Lavoro per l'ulteriore autorizzazione dell'ammortizzatore sociale in essere.

Per Michele De Palma, responsabile del settore auto della Fiom-Cgil, e Roberto Mastrosimone, segretario generale della Fiom Sicilia, “è necessario dare concretezza all'operazione, seppur complicata, di reindustrializzazione dell'area di Termini Imerese, dando piena applicazione, senza ulteriori ritardi, agli impegni e agli accordi sottoscritti a tutti i livelli. Da questo punto di vista, la partenza del contratto di sviluppo potrebbe attrarre ulteriori investimenti nell'area e offrire ulteriori soluzioni occupazionali.”

“Il 22 dicembre scorso – concludono – con la sottoscrizione dell'accordo, le organizzazioni sindacali si sono assunte la responsabilità e sono impegnate a ricollocare sia i lavoratori degli stabilimenti ex-Fiat che quelli delle aziende dell'indotto.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 29 settembre 2015

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