No al golpe in Bolivia

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Con l’appoggio di esercito e polizia la opposizione di destra (espressione della elite borghese bianca e con leader di chiara marca reazionaria e fascista) uscita sconfitta dal primo turno delle elezioni presidenziali ha messo in atto una vera e propria rivolta con atti di violenza diffusi che hanno colpito sostenitori e rappresentanti delle partito di maggioranza MAS e delle istituzioni locali, e ha quindi approfittato della decisione del presidente Morales di offrire le proprie dimissioni per disinnescare la situazione di violenza dilagante e di lasciare il paese sotto la minaccia concreta per al sua incolumità personale, per eleggere in parlamento con i soli voti della minoranza un nuovo presidente della repubblica.

Occorre che la comunità internazionale si schieri apertamente contro questo tentativo di Golpe e operi per il ripristino della legittimità democratica in Bolivia, fermando la violenza contro la popolazione civile e impedendo che le operazioni dell’amministrazione Trump per avere in Bolivia un Governo addomesticato, garante degli interessi strategici ed economici degli Stati Uniti, si concretizzino rischiando seriamente di precipitare il paese in una rovinosa guerra civile.

Ufficio Internazionale Fiom-Cgil

Roma, 13 novembre2019

In Allegato il comunicato della CGIL Nazionale del 12 novembre

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