IndustriAll Global Union con i lavoratori cambogiani

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Circa 200 delegati di Industriall Global Union si sono incontrattia Phnom Penh il 9-10 dicembre per la riunione del Comitato Esecutivo. L'incontro si è svolto in Cambogia come manifestazione di sostegno ai 600.000 lavoratrici/lavoratori tessili/abbigliamento del paese.

Il presidente Berthold Huber ha aperto i lavori del Comitato Esecutivo parlando della situazione internazionale e della crisi dei rifugiati.

I bombardanenti in Siria e Iraq secondo Huber sono una risposta inadeguata al terrorismo, anche perché bisogna avere presente come le guerre dell'occiente in Afghanistan e Iraq siano state un incubatore del terrorismo. Huber ha comunque sottolinetao che non è solo dalle guerre che deriva il fenomeno dei profughi e rifugiati.

Le diseguaglianze enormi e l'aumento povertà , dipendenti da un modello di sviluppo di sfruttamento brutale di ambiente, popolazioni e lavoratori, mettono in luce il problema enorme della esclusione di gran parte della popolazione mondiale a beni fondamentali, dai diritti sul lavoro, al welfare e salute, alla democrazia.

Il Presidente di Industriall ha fatto appello alla solidarietà verso i rifugiati: “ Per quanto ci riguarda, compagni e compagne, noi dobbiamo esprimere solidarietà alla gente in cerac di protezione. Tutte le persone hanno diritto ad avere un futuro. Questo è qualcosa per cui i sindacalisti devono lottare. Noi dobbiamo inoltre costruire una alleanza di chi vuole impegnarsi per questo obiettivo.”

Solidarietà ai lavoratori dell'Abbigliamento che in Cambogia si stanno battendo per avere un salario che gli garantisca di vivere dignitosamente.

IndustriAll ha ospitato una sessione di discussione sulle iniziative per un salario dignitoso, sulla contrattazione collettiva e la organizzazione del sindacato in Cambogia e in altri paesi asiatici. A questa discussione hanno partecipato Heng Sour, capo di gabinetto del Ministro del Lavoro, Ken Loo, Segretario Generale del sindacato Cambogiano GMAC, Jonah Wigerhall manager di H&M,responsabile per la sostenibilità, e delegati sindacali di Cambogia, Myanmar e Indonesia.

Il segretario di IndustriAll Jyrki Raina ha affermato che l'organizzazione sta conducendo una lotta globale per ildiritto a costituire un sindacato e alla contrattazione collettiva.

“Non è facile, ma i sindacati in Cambogia sono stati molto attivi nel promuovere l'adesione al sindacato ne settore dell'abbigliamento, che secondo alcune fonti è cresciuta fino al 60%”.

“eppure il salario minimo legale in Cambogia non è ancora un salario sufficiente per vivere, e questo è vero anche per Bangladesh, Myanmar, Vietnam, e altri paesi della regione. E per quanto a lungo si debba sostenere, la nostra lotta continua”.

Il capo di Gabinetto Heng Sour s mostrato comprensivo verso il bisogno dei lavoratori di un salario più alto, ma ha detto che: “il governo cambogiano non può agire da solo. Abbiamo bisogno di lavorare con le aziende e con gli investitori per fare sì che non ci sia lo sfruttamento di lavoro a basso costo in nessun paese asiatico.”

John Wigerhall di H&M, si è dichiarato favorevole a un nuovo approccio e ha detto che H&M è globalmente impegnata nel migliorare i salari.

Gli otto sindacati affiliati a IndustriAll in Cambogia sollecitano il Governo perché prenda in cosiderazione le loro richieste e si impegni a un dialogo con loro.

Rath Minea (segretario Genrale del sindacato NIFTUC) ha detto che c'è bisogno di un salario minimo più alto, in quanto gli studi di IndustriAll mostrano chiaramente che 140 dollari US non sono un reddito sufficiente oer vivere dignitosamente.

“Spero che un giorno i lavoratori Cambogiani possano avere un salario e una vita dignitosi” ha chiuso Minea.

Il segretario generale di IndustriAll Jyrki Raina ha concluso i lavori della sessione esprimendo l'appoggio di IndistriAll a suoi affiliati Cambogiani:

I lavoratori dell'abbigliamento in Canbogia hanno avanzato richieste e si stanno mobilitando per esse. IndustriAll sostiene la loro lotta per un salario sufficiente per vivere e continuerà a lavorare nei confronti delle imprese dei singoli Brand, in direzione di un un nuovo sistema contrattuale a livello settoriale. Il Governo, le Imprese titolari dei brand e i loro fornitori devono tutti assumere la loro parte di responsabilità”

La mattina del 10 dicembre (giornata internazionale per i diritti umani) una numerosa delegazione dei partecipanti si è recata, prima dell'inizio della seconda sessione del comitato esecutivo, alla manifestazione indetta da un ampio cartello di associazioni e sindacati cambogiani per il rispetto dei diritti umani e del lavoro, contro la corruzione, per la democrazia e la libertà di associazione, portando la solidarietà e il sostegno di IndustriAll e dei suoi affiliati. Un dato interessante, l'altissima presenza di giovani e giovanissimi alla manifestazione.

I lavori del Comitato esecutivo sono proseguiti secondo programma con i vari report sulle attività svolte e l'aggiornamento sull'andamento di alcune campagne generali promosse dalla global union. Da quella contro il lavoro precario, a quella contro la multinazionale mineraria Rio Tinto responsabile di una generalizzata violazione dei diritti umani e del lavoro, a quelle per i diritti sindacali in paesi come Messico e Colombia, dove i sindacati indipendenti sono soggetti a intimidazioni e aggressioni brutali, nella indifferenza o con la complicità delle Istituzioni locali.

Nel corso dei lavori c'è stato un collegamento via Internet dalla Conferenza sul Clima COP21 a Parigi, con Brian Kohler, direttore di Industriall per le politiche di sostenibilità ambientale, che ha dato un breve resoconto dell'andamento della conferenza e dei possibili punti di un accordo generale. Esprimendo l'attenzione e la convinzione di Industriall sulla necessità di un profondo cambiamento della Industria nella direzione della sostenibilta ambientale.

Il segretario Generale Jyrki Raina ha dichiarato l'impegno a convocare una riunione specifica per valutare l'impatto dell'accordo di Parigi sui settori che riguardano IndustriAll.

Il Comitato Esecutivo ha quindi fatto il punto sulla situazione dei 47 GFA (accordi qudro globali) esistenti e sui negoziati in corso per nuovi GFA.

La questione di fondo che riguarda sia l'implementazione dei vecchi GFA che il contenuto dei nuovi, è quallo di rendere efficaci gli accordi per rafforzare la presenza e organizzazione dei sindacati, muovendosi essenzialmente intorno a tre temi politici: neutralità (dell'azienda verso la scelta/volonta dei lavoratori di aderire a un sindacato) accesso del sindacato ai luoghi di lavoro, norme vincolanti per la risoluzione dei conflitti.

La Segretaria Generale aggiunta Monika Kemperle ha presentato il report sui lavori della Conferenza Mondiale delle Donne tenutasi a Vienna in Settembre. Le delegate presenti alla conferenza hanno votato alla unanimità una risoluzione che chiede sia rispettato il limite di 40 % di donne in tutte le strutture e nei ruoli di direzione di IndustriAll GU.

Il Comitato Esecutivo ha infine approvato alcune risoluzioni urgenti: denuncia degli attacchi del governo finlandese ai diritti sindacali contro l'accordo di cooperazione transpacifica TPPA nella sua forma attuale appello per il sostegno ai sindacati della Sud Korea che sono in lotta contro il giro di vite del governo sui diritti sociali e sindacali dichiarazione di solidarietà con i lavoratori cambogiani dell'abbigliamento risoluzione contro Alcoa per la sua azione tesa a minare i diritto dei lavoratori Australiani una risoluzione contro il terrorismo

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