La formazione, un pilastro per rinnovare e rafforzare l’azione del sindacato

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Il 23 e il 24 febbraio si svolgerà anche a Terni il corso per delegate e delegati della Fiom nazionale “SAPERE-INSIEME-GIUSTIZIA”. La formazione è uno snodo cruciale della nostra organizzazione soprattutto in un momento come questo che impone un grande sforzo di cambiamento per tutto il sindacato. 

A Terni, come nel resto del paese, stiamo attraversando la pandemia e la relativa crisi economica, la Fiom sta tenendo il rapporto con i lavoratori grazie al grande sforzo che stanno compiendo i delegat3 metalmeccanic3 su tutto il territorio provinciale. La stessa pandemia è stato il primo agente di cambiamento, lavorator3 che con la paura del virus hanno consegnato una delega in bianco ai delegat3 che a loro volto hanno contrattato con la stessa paura. Una nuova condizione vissuta tra l’altro senza poter svolgere le assemblee o riunire i gruppi dirigenti per definire la linea e il comportamento. Abbiamo sperimentato tutti modalità che fino a pochi mesi fa erano inimmaginabili: videomessaggi e poi vere e proprie riunioni da remoto, l’ingresso scaglionato in stabilimento, la chiusura della mensa e lo smart working, sono solo alcuni esempi del rinnovamento organizzativo e contrattuale che abbiamo fatto. Alcuni di questi processi sono stati solo anticipati dalla pandemia in corso e probabilmente saranno irreversibili, con la consapevolezza che un sindacato di massa non può rinunciare all’esercizio della democrazia e alla verifica quotidiana del mandato. La formazione, in questo senso, può rappresentare anche un’inchiesta nei diversi luoghi di lavoro per capire come il virus ha cambiato la fabbrica e l’approccio dei lavoratori e delle lavoratrici, se davvero ne siamo usciti migliori oppure più impauriti, incattiviti e divisi rispetto a prima. 

Bisogna sciogliere questo nodo per affrontare anche la crisi economica che c’era prima della pandemia e che è esplosa subito dopo. Oltre le tante aziende metalmeccaniche che stanno attraversando la crisi, qui, l’azienda più grande della regione - e che ancora caratterizza il nostro tessuto sociale ed economico - ha cambiato proprietà, e nei prossimi mesi andremo alla discussione del nuovo piano industriale e al rinnovo delle Rsu. Questo rappresenta senz’altro un altro cambio epocale: passiamo da una multinazionale tra le prime produttrici di acciaio al mondo a un’azienda nazionale che prova a conquistare posizioni tra i produttori mondiali. Al di là del possibile ridimensionamento siamo di fronte a due modelli molto differenti tra loro, sia nel rapporto tra Rsu e management aziendale sia nell’approccio con i problemi della sicurezza e delle condizioni di lavoro. Con la nuova proprietà va impostato un importante confronto per confermare il meglio del rapporto con la multinazionale e implementarlo con il meglio del nuovo assetto societario. E poi dobbiamo risolvere questioni del passato che vanno affrontate, per esempio negli ultimi anni il sito ha subito grandi processi di ristrutturazione che hanno portato a una frammentazione del processo produttivo con un uso importante di lavoratori in somministrazione e con un impoverimento contrattuale e salariale di chi lavora nel sistema degli appalti. Da ultimo, ma non meno importante, abbiamo l’ambizione di orientare il lavoro delle nostre Rsu per poter introdurre nella contrattazione aziendale anche gli elementi che caratterizzano il governo delle due transizioni che abbiamo di fronte, quelle tecnologica e quella ecologica, con vere e proprie piattaforme rivendicative che hanno come baricentro la sostenibilità ambientale del lavoro e il benessere complessivo de3 lavortor3 e de3 cittadin3.     

Il modulo formativo della Fiom nazionale affronta queste e altre questioni fondamentali con la straordinaria intuizione di non svolgere un normale corso di addestramento ma partendo dal punto di vista delle delegate e dei delegati, mettendo al centro il sapere - che non è semplice conoscenza ma anche autonomia e forza nella contrattazione - e lo stare insieme per la giustizia come valore fondante da un punto di vista politico e organizzativo.

Per tutti questi motivi a Terni abbiamo scelto alcuni delegati di primissima nomina ma anche aspiranti delegati che saranno candidati nei prossimi mesi, nella campagna di rinnovi che abbiamo lanciato già. 

Il momento è particolarmente complicato, intanto mettiamo un primo pilastro per rinnovare e rafforzare l’azione del sindacato. 

 

Terni, 21 febbraio 2022

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