Vitrociset. No al ricatto aziendale

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Ieri si è riunito il coordinamento nazionale unitario Vitrociset per discutere di quale richieste avanzare alla direzione aziendale dopo la disdetta della contrattazione integrativa. Cosi come concordato nelle assemblee dei lavoratori dello scorso dicembre che avevano deciso la proclamazione di diverse iniziative di lotta contro la decisione del management di creare un doppio regime salariale tra chi lavora e i prossimi assunti.

Le RSU di Roma e quelle di Capo San Lorenzo hanno lavorato a definire una serie di richieste in rapporto con i lavoratori. La bozza che ci è stata proposta nel coordinamento di ieri è una buona base di partenza che va arricchita e discussa nelle assemblee. Quello che va aggiunto è la richiesta di ripristinare la contrattazione esistente per i neoassunti. Manca cioè l'elemento principale che ci ha condotti a non chiudere alcun accordo nei mesi scorsi.

Siamo consapevoli che esistono posizioni differenti con le altre organizzazioni su questo punto. Vogliamo solo ricordare che cancellare la 14ma per i neoassunti significa colpire direttamente coloro che sono già alle dipendenze di Vitrociset, costringerli a diventare esuberanti dal punto di vista economico e forse esubero dal punto di vista occupazionale. Con questo spirito, condiviso nelle assemblee del dicembre scorso, abbiamo proposto al resto del coordinamento di assumere questo obbiettivo nella piattaforma. Ci è stato detto di no, come il comunicato successivo testimonia. Vogliamo fare un nuovo appello alle organizzazioni e alle altre RSU. Costruiamo insieme una nuova normativa contrattuale valida per tutti i lavoratori e le lavoratrici. Non accettiamo il ricatto aziendale su un piano di crescita poco credibile nei prossimi anni.

 

Fiom nazionale

Rsu Fiom Roma e Capo San Lorenzo

 

Roma, 17 febbraio 2015