Mercoledì, 24 Aprile 2024

Thales Italia: no a forzature, l’azienda collabori per una soluzione positiva della vertenza

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Nei giorni scorsi siamo stati veramente ad un passo dal raggiungere un accordo per la risoluzione della vertenza che riguarda la Thales Italia sul sito di Chieti. L'accordo fortemente voluto da tutti i lavoratori e non solo di Chieti (giunti oggi al trentottesimo giorno di presidio permanente), avrebbe fatto cessare lo sciopero e riprendere le attività. Avrebbe inoltre consentito di fare la trattativa con i due investitori che si sono manifestati interessati a rilevare il sito e reso possibile riprendere i ragionamenti sugli investimenti annunciati negli altri siti.

Il tutto si è incagliato perché l'azienda non si è voluta impegnare su una richiesta che è venuta anche dai due soggetti industriali e cioè di non trasferire le risorse presenti sul sito, perché rientranti nei loro progetti industriali.

Quindi da un lato Thales dice che vuole favorire gli investitori per trovare una soluzione positiva, dall'altro crea le condizioni per far fallire le trattative togliendo risorse dal sito e mettendo in difficoltà i lavoratori.

Come Fiom-Cgil siamo fortemente interessati a riprendere tutta la discussione e a verificare la reale volontà dell'azienda di investire sugli altri siti, invertendo un trend aziendale che va avanti da anni con continue riorganizzazioni e accentramento di attività; ribadiamo quindi la nostra volontà di chiudere positivamente il confronto a patto che l’accordo garantisca la difesa delle lavoratrici e dei lavoratori del sito di Chieti e lo stesso territorio, che non deve perdere un’attività importante di ricerca e sviluppo.

Il farlo però dipende molto dalla Thales, se ha fretta di utilizzare risorse e di fare gli investimenti annunciati, basta accelerare le trattative con i due investitori (le fa la Thales in prima persona, non noi) e adottare tutte le misure necessarie per favorire la discussione (tra cui il mantenimento delle risorse sul sito per un periodo idoneo allo svolgimento della trattativa).

Solo così si può verificare qual è la migliore scelta occupazionale possibile per quei lavoratori che non possono accettare il trasferimento di sede.

Gli investimenti annunciati sono fondamentali per rilanciare le attività e garantire un futuro a tutti i lavoratori della Thales ma gli annunci cozzano con la realtà aziendale. Il sito di Firenze aspetta da anni investimenti assolutamente necessari, idem per il sito di Milano.

Chiudiamo quindi urgentemente il confronto sul sito di Chieti con un accordo positivo e condiviso in sede istituzionale e procediamo al resto del confronto.

I lavoratori della Thales non possono più aspettare, l'azienda dia dimostrazione della reale volontà di voler risolvere la situazione invece di aggravarla con iniziative sbagliate e dannose.

 

FIOM NAZIONALE

 

Roma, 29 aprile 2016

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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