Thales Alenia Space. Riunione del Comitato Aziendale Europeo

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Il giorno 25 ottobre 2018 si è tenuta a Harwell la riunione informativa del CAE Thales Alenia Space. Alla riunione hanno partecipato, oltre a quella italiana di Fim, Fiom, Uilm, le delegazioni di Francia, Belgio e la Direzione aziendale di TAS.
Il CEO Jean-Loïc Galle ha illustrato la situazione aziendale complessiva e delle singole realtà della JV: a due mesi dalla fine dell’anno, l’Azienda ha una previsione di raggiungimento di ordini in linea con gli obiettivi prefissati per l’anno in corso pari a 2,2 Mld di euro, con posizioni virtuose di Spagna e Belgio in ripresa.
Si registrano preoccupazioni per il programma FLEX, uno strumento realizzato da Leonardo per la misurazione della temperatura del mare e del suolo, da montare su uno dei satelliti Sentinel-3 del programma Copernicus. Per ora, secondo quanto dichiarato dal CEO di TAS, il contratto, che per Leonardo vale 74 Mil. di euro, ha un ritardo di oltre 20 mesi per la progettazione, produzione e qualifica dello spettrometro per il piano Earth Explorer dell’ESA.
La situazione finanziaria è stata definita “non rosea” con difficoltà molto serie per la realizzazione dei margini prefissati, su uno scenario che si può spalmare, sia pur grossolanamente su tutti i programmi, ma è necessario intervenire in modo strutturale per evitare pericolose derive già nel prossimo futuro, a partire dai siti di Tolosa e L’Aquila.
Ad uno scenario così preoccupante non sono state proposte soluzioni, a nostro avviso, sufficientemente efficaci. Solo il cambio mix dell’organizzazione con una maggior valorizzazione e responsabilizzazione dei Project Manager rispetto ai capi delle divisioni.
Sui costi di “non qualità”, Galle ha evidenziato una situazione particolarmente gravosa e all’affermazione della delegazione italiana secondo cui il peso della cattiva qualità è anche da attribuire al complesso capitolo delle forniture (che grava per oltre il 50% nei costi del prodotto fornito al cliente) e che esse vengono effettuate in modo non sempre trasparente, in “apparenza campanilistica”, la risposta è stata di “opportunità di utilizzo di mezzi e servizi territoriali oltre che di scelte di convenienza”.
Galle ha poi parlato della necessità di accelerare i tempi della risoluzione dei problemi, al massimo entro i prossimi 6-9 mesi, finanziati con le risorse residue messe a disposizione da programmi che ancora garantiscono una buona redditività.
Giova ricordare, a questo proposito, che molte parti della costellazione Iridium sono state realizzate in Italia (a costi sostanzialmente inferiori) e che TAS avrebbe potuto quindi utilizzare per fare margine, oppure, per dirla con le parole del CEO: “si sarebbe potuto investire di più nell’ottico e nella digitalizzazione”.
La responsabile HR di TAS, Cecilia Navarra, ha definito fisiologica l’uscita di qualche figura professionale che è stata evidenziata dalla delegazione italiana in merito alle dimissioni di molti giovani ingegneri, dimenticando che oltre che in Italia, risorse di grande professionalità, valore e potenziale hanno lasciato i siti di Belgio e Tolosa.
E’ stato affrontato l’argomento dell’utilizzo degli ingegneri della Romania fondamentalmente informatici: a breve, secondo Galle sarà aperta una sede di TAS anche su quel territorio, che fa parte dell’Unione Europea.
Per quanto riguarda le valutazioni di merito, non possiamo non sottolineare il sostanziale stallo nella risoluzione delle problematiche legate alla qualità e che tutte le misure intraprese non hanno dato, fino ad oggi, gli esiti sperati e necessari.
Per Fim, Fiom, Uilm permangono le perplessità sull’efficacia delle iniziative aziendali per risolvere le problematiche già denunciate anche in occasione dell’ultima riunione informativa tenutasi lo scorso 20 settembre (i colleghi francesi hanno dichiarato di aver avuto 47 ristrutturazioni negli ultimi anni senza alcun miglioramento dei conti aziendali).
Per Fim, Fiom, Uilm occorrerà, quindi, ripianificare quanto prima un’incontro con la Direzione TAS-I per procedere ad un ulteriore approfondimento della situazione aziendale.

FIM-FIOM-UILM NAZIONALI

Roma, 13 novembre 2018

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