Venerdì, 19 Aprile 2024

Cae: Thales conferma le difficoltà e le preoccupazioni per il settore spazio italiano

 

Il 23 novembre 2017 si è svolta a Cannes la riunione del CAE Spazio. Erano presenti: il CEO J. L. Galle, i responsabili HR di tutti i siti europei e le Delegazioni Sindacali.

La Direzione Aziendale ha evidenziato forti criticità per il 2018 e il 2019 rispetto a: ordinativi, carichi di lavoro, costi di non qualità in aumento.

Il bilancio del 2017 si chiuderà positivamente, con un nuovo record storico del fatturato (con tutta probabilità sui 2,7 miliardi di €), una redditività in crescita e un aumento dei dipendenti a livello europeo, fuorché in Italia, dove gli occupati rimarranno stabili con una leggera flessione.

La FIOM-CGIL reputa preoccupante la situazione presentata, viste le incerte prospettive dei carichi di lavoro negli stabilimenti italiani. Decisive saranno le acquisizioni delle future commesse, a partire da quella coreana, insieme alla capacità di intercettare i futuri programmi ESA, le cui ricadute economiche e maggiori carichi produttivi avranno effetto a partire dal 2020.

I numeri parlano chiaro: la diminuzione degli ordinativi nel 2017 di oltre un miliardo di euro rispetto al 2016 e le incertezze sugli ordinativi del 2018, possono determinare una difficoltà nella gestione dei carichi di lavoro per almeno un biennio.

Per la FIOM-CGIL è necessario affrontare fin da ora i problemi che si stanno profilando, per gestire una situazione complicata, le cui conseguenze non possono e non devono ricadere sui lavoratori. Servono un rinnovamento dei prodotti, una rafforzata capacità commerciale, una forte presenza istituzionale e un management che sia all’altezza delle sfide di un settore all’avanguardia come quello spaziale.

La situazione italiana sconta gli scarsi investimenti in Ricerca e Sviluppo e il mancato presidio nelle varie istituzioni europee, laddove altri paesi, come la Germania, hanno investito risorse e hanno agito verso gli organismi europei, per acquisire le posizioni ritenute strategiche.

Per quanto riguarda la situazione più strettamente aziendale in Italia, la FIOM-CGIL evidenzia la scarsa capacità del management italiano e dell’azionista di minoranza (Leonardo) nel presidiare gli interessi del paese all’interno della JV. Oggi si richiede alla parte italiana di andare sul mercato per acquisire commesse, quando in Italia si è sempre contato sul cliente istituzionale.

La FIOM-CGIL ritiene che prima di affrontare qualsiasi discussione su problemi di carichi di lavoro, sia necessario sviluppare nuovi prodotti e nuove professionalità, a partire da un management all’altezza delle nuove sfide poste.

Per la FIOM-CGIL è inoltre fondamentale la salvaguardia di tutte le professionalità presenti in azienda, compresi i lavoratori in somministrazione e gli Off-Load, che molto spesso in questi anni hanno assunto carattere strutturale nei processi di progettazione e di produzione in TAS Italia.

La Fiom-Cgil aprirà un confronto con le lavoratrici e i lavoratori rispetto alle scelte proposte dall'azienda, con l’obiettivo di gestire un periodo non breve di difficoltà dal quale dipenderanno le prospettive future per il settore dello spazio in Italia.

Il 15 dicembre è previsto un incontro nazionale con la D.A. di TAS-I e le organizzazioni sindacali.

 

Fiom nazionale

 

Roma, 27 novembre 2017

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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