Giovedì, 25 Aprile 2024

Thales Alenia Space Italia: è ora di cambiare!

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Il 21 Settembre scorso la Direzione TASI ha incontrato le rappresentanze sindacali così come previsto dall’ex art 8 del CCNL. In questa sede è stato ufficializzato quanto ormai trapelava da mesi in azienda, “La forte preoccupazione per il futuro”.

Ci sono stati presentati i dati economici conseguiti nel 2016 e quelli previsti per la fine del 2017:

  • Ci sono due grandi opportunità istituzionali sulle quali l’azienda sta puntando: Platino e S4I/Neo 50 (Space Economy);
  • Gli investimenti in R&D previsti nel 2017 aumentano rispetto a quelli del 2016, soprattutto la parte relativa alla Ricerca Autofinanziata;
  • Sui carichi di lavoro la situazione è la stessa un po’ per tutti i siti, si basano essenzialmente sulle future probabili acquisizioni, l’andamento reale si vedrà se le probabili acquisizioni si concretizzeranno o meno.

La D.A. ha evidenziato la necessità di acquisire attività nel mercato commerciale, dove storicamente l'azienda in Italia non ha mai brillato, poiché in passato ha contato, sbagliando, esclusivamente o quasi sul mercato istituzionale. Oggi ci troviamo nuovamente di fronte ad una situazione difficile per l'azienda, ma qualcosa non torna. A differenza del 2014, dove il problema veniva dai mancati finanziamenti di COSMO SG, oggi in un contesto di aumento dei budget istituzionali per lo spazio, deriva dalle carenze strutturali nel mercato commerciale che l’azienda afferma di voler aggredire.

Il Coordinamento FIOM lamenta i forti ritardi nell’implementazione dei miglioramenti di processo e di prodotto che avrebbero dovuto portare la TAS-I ad avere un portafoglio prodotti sul quale far valere la propria competitività. Questi miglioramenti necessari e non differibili, non possono che passare anche attraverso un ulteriore aumento degli investimenti in Ricerca e Sviluppo, al fine di recuperare la competitività perduta.

Se è vero che ci sono problemi a livello paese per il rafforzamento delle capacità manifatturiere in termini di filiera dello spazio, è pur vero che la gestione interna non ha certo brillato per lungimiranza, malgrado nel 2014 i lavoratori, coscienti dell’importanza della partita che si stava giocando, abbiano portato, sia in ambito lavorativo che di partecipazione alle iniziative legate alla vertenza COSMO SG, il loro contributo.

Inoltre il rapporto con gli azionisti è lacunoso e non si capisce bene cosa l’azionista italiano voglia fare per salvaguardare e rafforzare le competenze e le capacità industriali della parte italiana della JV. La FIOM critica quanto presentato dalla D.A. durante l’incontro, in quanto, a fronte delle problematiche che emergerebbero in caso di non acquisizione delle attività, non è stata presentata alcuna soluzione alternativa sui carichi di lavoro.

La FIOM registra inoltre come, da una parte si dica che si vogliono praticare buone relazioni industriali, dall’altra si opera in senso opposto, tramite il riassorbimento degli aumenti (pur esigui) derivanti dal CCNL e una scarsa chiarezza sulla sanità integrativa. In particolare poiché sugli assorbimenti riteniamo sbagliato e non previsto dal CCNL 2016 quanto fatto dall'azienda, il coordinamento FIOM chiede il reintegro delle somme assorbite.

Il Coordinamento FIOM ha annunciato all'azienda la volontà di aprire a breve la vertenza sul rinnovo della contrattazione integrativa e richiesto un'accelerazione forte sull'introduzione della quota di welfare del CCNL, dopo una verifica urgente con le Rsu (welfare che doveva essere introdotto a partire da giugno).

La situazione in cui è precipitata l'azienda, infine, è frutto dell'incapacità di una parte del management nel contrastare gli azionisti francesi nell'azione sistematica di spostamento delle attività strategiche fuori dall'Italia. Dopo aver impoverito l'azienda e ritardato lo sviluppo di nuovi prodotti si chiede all'Italia di acquisire ordini sul mercato, una sfida durissima che i lavoratori per competenze e professionalità possono vincere ma con un'azienda che in alcune aree decisionali deve essere profondamente rinnovata.

La FIOM ritiene inoltre necessario attuare un processo di valorizzazione reale delle competenze presenti in azienda, che si basi sulle capacità e non sull’appartenenza o peggio. Solo attraverso il coinvolgimento fattivo di tutti i lavoratori, gli investimenti necessari, un management capace e in grado di fare scelte in autonomia rispetto alle volontà di conquista dei francesi, si potrà ottenere qualche risultato anche in ambito commerciale e riportare la parte italiana della JV al livello che gli compete.

 

Rsu Fiom Thales Alenia Space Italia

Fiom nazionale

 

Roma, 25 Settembre 2017

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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