Telespazio. Accordo sulla gestione economica dei trasferimenti dalla sede di Napoli

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Nel pomeriggio di ieri si è raggiunto l'accordo con la Telespazio sulla gestione economica dei trasferimenti dalla sede di Napoli, la conferma della sede presso il CIRA e, come da verbale sottoscritto in Finmeccanica, la ricerca di soluzioni alternative sul territorio per le lavoratrici e i lavoratori che si opporranno al trasferimento con situazioni particolari.

La trattativa è stata molto complessa ed ha visto l'azienda presentarsi al tavolo con un testo per noi inaccettabile ma sottoscritto da un'altra organizzazione sindacale, che nella sostanza, non lasciava più spazio alla giusta rivendicazione dei lavoratori ex Mars di poter incrementare le risorse sulla sede di Capua e trovare alternative per gli altri.

Dopo una lunga discussione e diverse forzature, si è giunti ad un testo che ha completamente trasformato la prima ipotesi e a far giungere una lettera di Finmeccanica di impegno a ricercare soluzioni sul territorio, lasciando aperte tutte le strade:

Per i lavoratori che ne faranno richiesta, la rappresentanza sindacale potrà assisterli nel colloquio sulle motivazioni che impediscono il trasferimento.

Importante sottolineare che la trasferta sarà per 4 mesi e che solo alla fine sarà richiesto di conciliare sul trasferimento ai lavoratori, per ottenere l'incentivo. Questo consentirà di avere più tempo per ricercare nel rapporto istituzionale con l'ASI, la Regione Campania ed il CIRA, i progetti e le attività necessarie ad incrementare il più possibile i lavoratori che rimarranno nella sede di Capua.

Capiamo che chi aveva già accettato il trasferimento a novembre dello scorso anno, consideri illudere spendersi e rischiare per cercare di ottenere quello che i lavoratori hanno sempre chiesto: lasciare sul territorio un presidio numericamente in grado di fare ricerca e sviluppo in campo spaziale.

Sposare supinamente le idee dell'azienda, passando sopra i lavoratori, sicuramente non fa rischiare nulla e non "illude" nessuno.

 

FIOM CGIL NAZIONALE

 

Roma, 31 luglio 2015