Venerdì, 26 Aprile 2024

Simav: un piano industriale per la crescita

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Il 9 febbraio 2016 presso l’Unindustria di Roma si è svolto l’incontro tra la Simav Spa e il coordinamento Rsu assistito da Fim, Fiom, Uilm nazionali. L’azienda ha comunicato lo stato di difficoltà segnatamente per quanto riguarda i risultati negativi di bilancio degli anni 2014 aggravati nel 2015. A questa situazione negativa si aggiungono elementi di incertezza relativamente agli appalti, sia per quanto concerne Finmeccanica nonché le attività di manutenzione mezzi presso l’aeroporto di Fiumicino.

L’azienda ha comunicato nel contempo il mantenimento e il rinnovo di alcuni appalti. Inoltre, ha sottolineato lo stato di precarietà della controllata Simmec la quale, conta circa 260 lavoratori, 200 propri, 60 distaccati e si vede rinnovati gli ordini di mese in mese per mono cliente Alenia. Al tavolo la presenza della capogruppo Siram ha dichiarato la strategicità della Simav ma anche che si rende necessario nei tempi brevissimi un piano industriale che tenda alla rimodulazione complessiva dei costi generali e un riequilibrio degli organici sia a livello territoriale che strutturale. Il piano industriale complessivo dovrebbe prevedere la rinternalizzazione di alcune attività nonché il rafforzamento delle attività commerciali supportate dalla Capogruppo.

La Siram ha inoltre dichiarato la volontà di condividere il piano industriale con le organizzazioni sindacale e il coordinamento Rsu ma che, in ogni caso, non può venir meno alle proprie prerogative pena il futuro di Simav.

Il coordinamento Rsu unitamente alle Organizzazioni sindacali hanno manifestato la loro preoccupazione rispetto ad un’azienda che da oltre un anno traccheggia nonostante l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e che le strategie adottate, sia per la diversificazione (vedi aeroporti), sia verso il cliente Finmeccanica (vedi Simmec), non sembrano aver prodotto una prospettiva di sviluppo. Gli unici elementi indicati sono il taglio dei costi e il taglio degli organici, una ricetta che manifesta l’inadeguatezza del gruppo dirigente al quale è sfuggito il cambiamento che sta avvenendo in Finmeccanica nonché ciò che avvenuto in Alitalia.

Il coacervo di situazioni insostenibili, frutto dei processi di esternalizzazioni di Finmeccanica, insieme a un’idea non sempre industriale della gestione aziendale, hanno diminuito le possibilità di rimanere nel mercato e di essere un attore protagonista per i requisiti di professionalità che i lavoratori esprimono.

Si rende necessario un piano industriale sostenuto dalla Capogruppo, non solo con risorse economiche, ma anche con l’identificazione di responsabilità precise che punti alla crescita, condizione necessaria per un riequilibrio dei costi.

In questa prospettiva le Organizzazioni sindacali ed le Rsu sono disponibili a un confronto serrato con Simmec/Simav/Siram. Sulla scorta delle rispettive posizioni le parti hanno condiviso le date del 4 e 30 marzo per il proseguo del confronto.

 

Fim, Fiom, Uilm nazionali

 

Roma, 11 febbraio 2016

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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