Giovedì, 28 Marzo 2024

Agusta Westland. Un'occasione persa

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Si è svolto venerdì 29 maggio 2015, presso la sede di Unindustria Varese a Gallarate (Va) l'incontro annuale previsto dal contratto integrativo aziendale, tra le segreterie nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm insieme al coordinamento nazionale Rsu di tutti i siti e la Direzione Agusta Westland.

Nella prima parte dell'incontro l'AD Romiti ha illustrato l'andamento per il 2014 dei principali indicatori finanziari del Gruppo evidenziando un aumento del fatturato, degli ordini e del backlog per i prossimi anni mentre è risultato sostanzialmente stabile l'EBITA con una conseguente leggera contrazione, dal 13,5 al 12,4, del ROS.

Dal punto di vista delle strategie, è stato dato risalto alle politiche di penetrazione internazionale del Gruppo, già in atto attraverso la realizzazione di accordi di collaborazione commerciale e industriale con aziende del settore, anche attraverso apertura e rafforzamento in tutte le aree del mondo, di centri di supporto cliente e assistenza tecnica AW.

Dal punto di vista degli scenari internazionali, l'AD ha inoltre sottolineato che Agusta Westland sconta negativamente l'assenza di un'azione di sistema che, soprattutto attraverso adeguate iniziative di promozione internazionale da parte del Governo italiano verso Governi di altri paesi, potrebbe aprire canali commerciali diretti e proficui, sia per il militare che per il civile, iniziative di cui, peraltro, beneficiano tutti i principali concorrenti.

Tutto ciò in una situazione che vede il mercato militare internazionale in discesa e incertezze anche rispetto al consueto sostegno proveniente dal mercato interno.

Dal punto di vista del prodotto, grande risalto è stato dato alle prospettive del AW 609 per il quale è prevista la certificazione entro la fine del 2017 e la messa in produzione alla fine del 2018. Per far maturare il progetto e garantire adeguata visibilità al prodotto, si è avviata una specifica collaborazione con Bristow.

Si stanno inoltre ultimando le certificazioni per AW 169 per il quale sono previste 20 consegne nel 2015.

L'AD ha sottolineato, anche quest'anno, l'importanza di un cambio culturale nel rapporto con il cliente.

Da questo punto di vista ha dichiarato di considerare fondamentale il presidio qualificato del "customer support and training" sul quale l'intera azienda dovrà poter contare non solo per il suo contributo diretto al fatturato (circa 40%) ma anche per la sua funzione indiretta di leva commerciale e di qualificazione complessiva del sistema Agusta Westland.

Non è stato fatto alcun cenno, da parte dell'AD, al processo di integrazione di AgustaWestland nelle divisioni della futura Finmeccanica ed alle eventuali conseguenze. Non è nemmeno stato possibile da parte delle Oo.Ss. rivolgergli specifiche domande in merito dato che, alla fine della relazione, si è allontanato dalla riunione per altri impegni.

La riunione è proseguita alla presenza del responsabile HR, con la presentazione dei dati relativi ai programmi produttivi e relativi carichi di lavoro 2015, all'andamento occupazionale, agli investimenti previsti e alla formazione.

I dati completi della presentazione sono a disposizione delle Rsu per la eventuale consultazione.

Si evidenziano pertanto le criticità sui singoli capitoli, che emergono dai dati esposti e dagli interventi di merito dei delegati e delle segreterie sindacali.

 

Carichi di lavoro:

Il programma del 2015 include anche AW 169 che, al momento, non è ancora in produzione (in attesa della certificazione) mentre per AW 189, anch'esso previsto in aumento nel 2015, si registra un forte ritardo rispetto al piano.

Sarà pertanto necessario recuperare i volumi previsti dal budget 2015 nella seconda parte dell'anno.

La Fiom ha chiesto di chiarire come verranno affrontate queste criticità a Vergiate ma la delegazione aziendale non è stata in grado di rispondere nel merito rinviando ad incontri successivi da svolgere a livello locale.

Con riferimento a Tessera, la previsione per NH90 che già aveva chiuso il 2014 sotto budget, risulta in ulteriore calo.

Rispetto a questo sito, la Fiom ha sottolineato che sono in atto interventi unilaterali di spostamento di personale sia fisso che somministrato verso altri stabilimento e che, in questo quadro, non è spiegabile il ricorso a personale esterno e a straordinari attivati senza alcun confronto.

Data la delicatezza del tema nonché per una verifica degli impegni assunti nell'ambito della riorganizzazione Alenia Aermacchi, la Fiom ha chiesto che all'incontro di merito che l'azienda ha promesso di effettuare per Tessera, sia presente la segreteria nazionale.

 

Investimenti:

Anche su questo tema, confrontando i dati delle tabelle, manca una adeguata chiarezza. Dai numeri, infatti, emerge che, nel 2014, Agusta non ha effettuato i volumi di investimento previsti dal budget e che, per il 2015, il budget stabilisce un ulteriore calo degli stessi.

Le risposte da parte aziendale, in merito a questa situazione, non sono state né adeguate né sufficienti e rinviano il problema ad una fase, quella dell'integrazione in Finmeccanica, ancora tutta da verificare.

 

Occupazione:

Dai dati presentati, si conferma una tendenza che, a questo punto, risulta essere una vera e propria scelta.

Il contratto di apprendistato, come strumento principale per l'avviamento al lavoro dei giovani neoassunti, è stato sostanzialmente accantonato e, nel 2014, si è proceduto con il prevalente utilizzo del contratto di somministrazione, (91 inserimenti in somministrazione contro 9 attraverso l'apprendistato) disattendendo gli accordi sottoscritti in merito.

Preoccupa inoltre che l'azienda non intenda chiarire formalmente le sue intenzioni rispetto alle prossime scadenze dei contratti di apprendistato in essere che, quindi, rischiano di essere trasformati in applicazione delle normative introdotte con il Jobs Act cioè privando i lavoratori coinvolti delle tutele garantite dallo statuto dei lavoratori contro i licenziamenti illegittimi.

La Fiom ha dichiarato il proprio netto dissenso rispetto a questa eventualità.

Grande preoccupazione è stata espressa dalla Fiom anche per la situazione della direzione tecnica ove il sottodimensionamento è ormai insostenibile e determina un ricorso continuo a risorse esterne anche per attività delicate e critiche sui programmi aziendali di punta che crea inutili e non desiderabili rischi nonché forti pressioni sul personale impegnato.

Tale situazione oltretutto, risulta in grande contraddizione con le affermazioni di Finmeccanica relative al l'intenzione di potenziare le attività di ingegneria in tutti i settori nei quali è impegnata.

Grande contraddizione emerge anche riguardo alla situazione del "Customer support and Training", proprio quell'area sulla quale anche l'AD ha annunciato, per il secondo anno consecutivo, di puntare molto.

Organici insufficienti, carenze organizzative ed eccessivo ricorso a personale esterno stanno complicando le attività scaricando tutto sulla qualità del servizio e sulla condizione lavorativa degli addetti.

La Fiom ha rivendicato la necessità di provvedere al più presto, anche in queste aree, con l'incremento degli organici ed un maggiore coinvolgimento degli addetti nelle scelte organizzative verso il miglioramento del servizio e delle condizioni di lavoro.

Critica anche la situazione del sito di Brindisi dove, a fronte delle uscite determinatesi per effetto della mobilità con accompagnamento alla pensione, non si è verificato il riequilibrio degli organici concordato e si è determinato l'ennesimo ridimensionamento di un sito che, negli ultimi anni, si è sostanzialmente dimezzato.

Infine, pur avendo annunciato l'intenzione di procedere prossimamente con assunzioni, la direzione non è stata in grado di comunicare né quante né in quali aree queste saranno effettuate.

Su tutti questi temi la Fiom ha espresso una valutazione negativa ritenendo necessario da parte aziendale un chiarimento di merito da realizzarsi al più presto nonché un atteggiamento di maggiore trasparenza, tenendo presente che l'incontro avrebbe dovuto affrontare con precisione proprio questi argomenti.

È stato infine affrontato anche il tema del trasferimento di alcune attività da AgustaWestland a FGS. Negli incontri avvenuti a livello nazionale, Finmeccanica ha garantito che, al momento, non avverranno atti unilaterali di trasferimento del personale coinvolto e che, in ogni caso, ci sarà una regia complessiva a livello nazionale per la gestione di questa vicenda.

Da quanto apprendiamo, in AgustaWestland si stanno verificando contatti individuali con le persone potenzialmente coinvolte. Tale pratica è stata esplicitamente esclusa al tavolo nazionale pertanto la Fiom ha diffidato la direzione AgustaWestland dal procedere in tale senso invitandola ad attenersi e a rispettare quanto definito a livello nazionale anche per le successive decisioni in merito.

Da quanto emerso dall'incontro, la Fiom ritiene il livello del confronto inadeguato, un'altra occasione persa rispetto alla necessità, in una fase cruciale come quella attuale, di maggiore trasparenza e rispetto degli impegni assunti sia da AgustaWestland che da Finmeccanica.

In particolare, le valutazioni negative sopra espresse, vanno collocate nel quadro dell'imminente divisionalizzazione di Finmeccanica sulla quale, ancora una volta, non vengono effettuati quegli approfondimenti di carattere industriale che, a fine febbraio scorso, l'AD Moretti aveva rinviato ai tavoli aziendali con i singoli responsabili.

Si conferma, al contrario, che il programma di integrazione sta avanzando rapidamente, in totale assenza della necessaria trasparenza e coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori, attraverso le loro rappresentanze sindacali.

Riteniamo pertanto necessario che Agusta e Finmeccanica rispettino il loro ruolo di grandi aziende pubbliche, decisive per il futuro dell'intera economia nazionale e la responsabilità che ne deriva, rendendo chiaro e leggibile, una volta per tutte quel piano di cui da mesi parlano ma sul quale non ci si è ancora davvero confrontati.

 

Fiom nazionale

 

Roma, 4 giugno 2015

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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