Maserati. Presentato il questionario. Lunedì 16, lavoratori in sciopero

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La Fiom-Cgil rende noto che questa mattina, giovedì 12 giugno, sono stati presentati i risultati del questionario, promosso dalla Fiom-Cgil, tra i lavoratori della Maserati di Grugliasco.

All'indagine hanno risposto 476 lavoratori. Dalle risposta emerge come i dipendenti non abbiano percepito vantaggi dal contratto Fiat, ritengono molto intensi o inaccettabili i ritmi di lavoro, chiedono una maggiore democrazia interna per eleggere i delegati. In allegato la sintesi del questionario.

Nel corso della conferenza stampa è stato anche fatto il punto sulla situazione dello stabilimento, alla luce anche della revoca dello sciopero e dell'assemblea indetti per oggi dagli altri sindacati. La Fiom-Cgil e le Rsa Fiom-Cgil ritengono infatti che le risposte dell'azienda ai problemi che vivono i lavoratori alla Maserati, ovvero i carichi di lavoro, la sicurezza e le ferie, non siano sufficienti e per questo hanno indetto un'ora di sciopero per lunedì 16 giugno con assemblea davanti ai cancelli (in allegato il volantino).

Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, Edi Lazzi, responsabile della Lega di Collegno della Fiom-Cgil, dichiarano: «È indispensabile confrontarsi innanzitutto con i diretti interessati, cioè i lavoratori, ed è per questo inspiegabile aver revocato l'assemblea prevista per oggi. Quello delle ferie è solo l'ultimo, in ordine temporale, dei problemi che vivono i lavoratori. In particolare, è da mesi che chiediamo all'azienda di strutturare la produzione su 15 turni settimanali, con l'inserimento del terzo turno dal lunedì al venerdì, anziché su dodici, con due turni dal lunedì al sabato: i tre turni permetterebbero un più ampio assorbimento dei lavoratori in cassa integrazione di Mirafiori e diminuirebbero i disagi di chi già è dentro. Chiediamo che l'azienda apra un confronto vero su questi temi invece che imporre dall'alto soluzioni che non rispondono alle difficoltà dei lavoratori. Le vicende della Maserati non devono però far dimenticare quell'imbarazzante buco nero rappresentato dal futuro di Mirafiori, dove ad oggi, nonostante i roboanti annunci, non è ancora partito alcun investimento: se i lavori per l'allestimento delle nuove linee non dovessero partire nel giro di pochi giorni sarà quasi impossibile che un qualsiasi nuovo modello esca da quella fabbrica entro il 2015».

 

Ufficio stampa Fiom-Cgil Torino

Torino, 12 giugno 2014