Fim – Uilm – Fismic – Ugl – Acqf hanno unitariamente comunicato che hanno raggiunto un accordo, che ancora una volta escludendo la Fiom e di cui in fabbrica i lavoratori non vedono i testi, con FCA e CNHi sul premio. Vista l'enfasi «un'opportunità in più» ci si aspettava soldi in più negoziati sul premio con l'azienda, visto che molti lavoratori vedono salari bassi sia per la mancanza di aumento della paga base, sia perché per molti pesano gli ammortizzatori sociali, ma così non è.
Tanto rumore per nulla.
Fim – Uilm – Fismic – Ugl – Acqf non dicono che «l'opportunità» è per tutti i lavoratori italiani per i quali il governo ha previsto con la legge di stabilità una nuova disciplina di tassazione agevolata al 10% del Pdr fino a 2.000 euro, ai redditi fino a 50 mila euro.
E veniamo ai buoni benzina!
La Legge di stabilità prevede che si possa trasformare il Pdr, fino a un valore massimo di 258,23 euro, in voucher.
In FCA e CNHi i sindacati firmatari hanno deciso in nome e per conto dei lavoratori che i voucher sono buoni benzina spendibili solo presso l'IP. Escludendo altre «opportunità» previste dalla normativa.
Infine, si prevede l'opportunità, questa non prevista dalla normativa ma riservata esclusivamente ai lavoratori di FCA e CNHi del «silenzio assenso»: se si vuole la retribuzione bisogna chiederla, in caso contrario il lavoratore avrà i buoni benzina.
Soldi e buoni benzina sono la stessa cosa?
Meno soldi in busta paga equivalgono a minore contribuzione ai fini pensionistici. Il lavoratore risparmia quindi sulle tasse ma perde in contribuzione, mentre FCA e CNHi risparmiano più del 30% di contributi Inps.
Il salario è salario e il welfare è welfare: la differenza la fa la contrattazione collettiva che oggi è negata ai lavoratori in FCA e CNHi. Il lavoro è dignità.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 27 settembre 2016