Fiom Veneto. La Fiom-Cgil per il NO [volantino]

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16 09 29 adesivo

Le politiche di austerità del governo Renz inon incidono minimamente sulla crisi, mentresi taglia la spesa sociale, si riducono i diritti dei lavoratori,si indebolisce la contrattazione tentando dicancellare il CCNL.

Tutte le cosiddette “riforme” (Fornero, Job Act, spending review,ecc.) sono state presentate dai governi come necessarie perla soluzione della crisi e della mancata crescita. Al contrario quelle “riforme” sono servite a indebolireil sistema previdenziale pubblico, a ridurre gli ammortizzatori sociali, a demolire lo Statutodei Lavoratori e l’articolo 18, a tagliare le risorse per la scuola e la sanità, a facilitare i licenziamentie rendere più precario tutto il lavoro a partire dalle giovani generazioni.

Sono così aumentate le disuguaglianze sociali e di reddito, i licenziamenti individuali, è aumentatala precarietà grazie ai voucher e la povertà è in crescita al punto che una parte della popolazionenon può ricorrere alla cure sanitarie perché non può pagare i ticket. Questi sono gli effetti delle “riforme”introdotte anche dal governo Renzi e dall’assalto di questi anni ai diritti e alle conquiste sociali,mentre sempre più ingenti sono le risorse pubbliche che il governo trasferisce alle imprese ealle banche attraverso incentivi, finanziamenti e riduzioni delle tasse.

Siamo al punto che il governo con la Legge di stabilità 2017 ha deciso di premiare con un condono miliardariogli evasori fiscali a danno dei lavoratori dipendenti, dei pensionati e dei contribuenti onesti:una vera vergogna!

Adesso il governo ha in serbo una nuova “riforma”, quella della Costituzione Repubblicana.

Una “riforma” proposta dal governo con il sostegno della Confindustria, delle banche, dei poteri fortie della finanza internazionale, approvata da un parlamento privo di legittimità perché espresso dauna legge elettorale incostituzionale come sancito dalla Suprema Corte.

Siamo in presenza di un tentativo di manomettere la Costituzione Repubblicana allo scopo di rafforzareil potere del capo di governo a danno del potere legislativo, del diritto di rappresentanza deicittadini e della Democrazia. Il governo dopo le controriforme che hanno impoverito i lavoratori,i giovani e i pensionati, si accinge ora a cambiare la Costituzione per accentrare il potere nelleproprie mani, limitando quello dei cittadini, delle autonomie locali e, come si è visto in questianni, anche quello dei corpi intermedi e delle organizzazioni sindacali.

 

DIFENDIAMO LA DEMOCRAZIA E IL DIRITTO AL LAVORO,

IL PROSSIMO 4 DICEMBRE VOTA NO AL REFERENDUM COSTITUZIONALE

 

Impediamo che si realizzi il disegno del governo, della Confindustria

e delle banche, il prossimo 4 dicembre vota NO al referendum Costituzionale

 

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