“Le accuse mosse al nostro sindacato dalla AMMANN Italy di aver disertato incontri con loro, ci convincono sempre di più della malafede dell’azienda e della sua pervicace volontà di agire indisturbata, prendendo in giro una volta noi e un’altra anche la Regione Veneto” ha dichiarato Martino Braccioforte, segretario generale della Fiom veronese, dopo la lettura della nota rilasciata alla stampa da AMMANN per giustificare la propria assenza al tavolo convocato dalla Regione Veneto ieri dopo l’insistenza della Fiom a trovarsi in un incontro comune fra tutte le parti, continuando: “Inoltre, come Fiom, attraverso i nostri avvocati, abbiamo avviato un procedimento ex art. 28 per condotta antisindacale nei confronti dell’Azienda viste le decisioni prese e portate avanti senza i dovuti passaggi e informazioni alle parti. Sono loro che stanno cercando di fare di tutto per non affrontare la situazione e sfuggono ad ogni tipo di confronto serio e strutturato con noi e con la Regione. Sono mesi che i lavoratori e le lavoratrici scioperano e protestano per colpa delle decisioni aziendali e per l’assoluta mancanza di disponibilità a discutere e a ragionare sul presente e sul futuro di dipendenti e azienda. La mancanza di serietà e di correttezza da parte dell’azienda è qualcosa che ci lascia sempre più basiti e rendi le lavoratrici e i lavoratori sempre più preoccupati e arrabbiati.”
L’azienda pare ignorare ogni tipo di procedimento normativo e ogni modalità di gestione di situazioni come quella creata nello stabilimento di AMMANN Italy di Bussolengo dopo l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per aver stabilito, senza alcun tipo di necessità né di preavviso, la soppressione di due reparti (produzione e magazzino) in assenza di qualsivoglia crisi aziendale.
La Fiom di Verona, oltre ad essere il soggetto da cui sono partite le richieste di intervento da parte della Regione Veneto, conferma la sua totale disponibilità a discutere nelle dovute sedi istituzionali, con tutte le parti, per trovare possibili soluzioni condivise, per risolvere al più presto la situazione produttiva ed occupazionale di AMMANN e di tutti i lavoratori e le lavoratrici coinvolti, vista anche la significativa importanza del sito di Bussolengo per il tessuto industriale della provincia.