Sabato, 12 Luglio 2025

Fiom Venezia - Dradura Italia: l'accordo fra le parti ha avuto l'approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori

Il 9 giugno 2025 è stata sottoscritta un’ipotesi di accordo quadro tra la direzione Dradura Italia e le organizzazioni sindacali FIM, FIOM e UILM di Venezia per affrontare la delicata situazione che coinvolge lo stabilimento di San Donà di Piave. L’intesa è il risultato di un confronto serrato, reso necessario da una crisi strutturale che coinvolge l’intero settore dell’elettrodomestico e che ha colpito duramente anche il sito locale, con un significativo calo di carichi produttivi e prospettive economiche in forte peggioramento.
Oggi 11 giugno l’ipotesi di accordo è stata sottoposta alla votazione delle lavoratrici e lavoratori con esito positivo.
L’accordo si pone l’obiettivo di contenere l’impatto sociale della crisi aziendale, evitando licenziamenti unilaterali e salvaguardando, per quanto possibile, l’attività produttiva e l’occupazione, abbassando da 45 a 35 gli esuberi.
Per questo motivo, sono stati previsti strumenti di solidarietà per 6 mesi tra i lavoratori, con la riduzione dell’orario come alternativa a interventi più drastici.
A ciò si aggiunge un percorso volontario di uscita incentivata, rivolto a chi sceglierà di cessare il rapporto di lavoro su base individuale, con riconoscimenti economici differenziati e calibrati nel tempo.
È stata inoltre confermata la possibilità di trasferimento verso altri siti del gruppo per chi intenda proseguire il proprio percorso professionale in altri stabilimenti, con un sostegno logistico per facilitare il cambiamento.
Una particolare attenzione è stata riservata ai lavoratori prossimi al pensionamento, per i quali sono previste misure specifiche che accompagnano con maggiore tutela il passaggio alla fase successiva della vita lavorativa. Parallelamente, l’azienda si è impegnata a favorire percorsi di transizione occupazionale, dando modo a chi lo desidera di sperimentare opportunità in aziende del territorio, mantenendo in essere il rapporto di lavoro fino a eventuale uscita definitiva.
A seguito delle richieste sindacali, l’azienda si è impegnata a rilanciare il sito di san Donà di Piave con importanti investimenti.
"Oltre ai buoni propositi servono i fatti: non accetteremo alcun passo indietro rispetto agli impegni presi. I lavoratori hanno bisogno di certezze, non solo di promesse. Nei prossimi mesi, continueremo  a monitorare la situazione attraverso incontri in sede aziendale e regionale, ma sarà necessario che l’azienda dimostri concretamente la volontà di tutelare l’occupazione e il futuro dello stabilimento.
Riteniamo che l’accordo raggiunto rappresenti un gesto di responsabilità collettiva, costruito per evitare scelte traumatiche e preservare quanto più possibile il futuro del sito produttivo e dei lavoratori. Seguiremo con attenzione ogni fase successiva a tali uscite per garantire la continuità aziendale" hanno dichiarato FIM-CISL, FIOM-CGIL, UIL-UILM di Venezia unitariamente alla RSU di stabilimento.

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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