La FIOM-CGIL VERONA esprime profonda preoccupazione e rabbia per l'ennesimo grave incendio che ha colpito lo stabilimento Stena Recycling di Angiari. L'incendio, divampato nel pomeriggio in concomitanza della festa del 1° Maggio, il cui tema riguardava la sicurezza nei luoghi di lavoro, nel reparto di riciclo delle plastiche dure, segue una preoccupante serie di eventi simili verificatisi nel 2015, 2019 e 2021.

Questa inaccettabile sequenza di incidenti mette in luce una situazione di grave pericolo per la sicurezza dei lavoratori e per la salute dei cittadini residenti nelle aree limitrofe. Non è più tollerabile che un'azienda continui a operare senza garantire adeguati standard di prevenzione e protezione, nonostante i ripetuti allarmi e i precedenti incendi.

La Fiom veronese denuncia con forza:

• La mancanza di efficaci misure di prevenzione degli incendi all'interno dello stabilimento, nonostante i precedenti episodi.
• L'inadeguatezza dei sistemi di sicurezza per proteggere i lavoratori dal rischio di incidenti e intossicazioni.
• L'insufficiente trasparenza e comunicazione da parte dell'azienda riguardo alle cause degli incendi e alle misure adottate per evitarli.
• Il potenziale impatto ambientale degli incendi, con il rilascio di sostanze nocive nell'aria e nel suolo.

Di fronte a questa emergenza, la Fiom Cgil di Verona chiede:

• Un intervento immediato e risoluto delle autorità competenti (ASL, ARPAV, Prefettura, Comune) per verificare il rispetto delle normative sulla sicurezza e sull'ambiente e per imporre all'azienda l'adozione di misure correttive urgenti e vincolanti.
• L'apertura di un'indagine approfondita sulle cause degli incendi e sulle responsabilità dell'azienda.
• La convocazione di un tavolo di confronto tra Sindacati, Azienda e Istituzioni per discutere un piano di messa in sicurezza dello stabilimento e per garantire la tutela dei lavoratori e del territorio.
• La piena garanzia del diritto alla salute e alla sicurezza per tutti i lavoratori della Stena Recycling, con la fornitura di adeguati dispositivi di protezione individuale e la formazione specifica sui rischi.

La FIOM è pronta a mobilitare i lavoratori e la cittadinanza per ottenere risposte concrete e per garantire che simili tragedie non si ripetano più. La salute e la sicurezza non sono negoziabili.