Hitachi: altissima partecipazione allo sciopero odierno nei siti di Monselice, Lodi e Santa Palomba

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Oggi si è tenuta la prima della 4 ore di sciopero annunciate dalla RSU di Fiom e Fim nello stabilimento Hitachi di Monselice, Santa Palomba e Lodi, mobilitazione che ha visto un’altissima partecipazione sia di operai che di impiegati.

Lo sciopero, che si unisce alla proclamazione dello stato di agitazione con blocco dello straordinario e delle flessibilità, è stato indetto a seguito dell’incontro con la Direzione Aziendale del 24 ottobre e alla totale indisponibilità da parte dell’Azienda di ripristinare la situazione antecedente al cambio del sistema di rilevazione delle presenze.

I chiarimenti, che l’Azienda nel corso dell’incontro si era impegnata a fornire, sono sostanzialmente la conferma delle decisioni già applicate unilateralmente: modifiche alle prassi e agli accordi aziendali che peggiorano le condizioni degli istituti consolidati. Il sistema di arrotondamento dei ritardi ai 15 minuti, infatti, interviene sia sulla flessibilità di ingresso degli impiegati, sia sulla franchigia mensile di ritardi per gli operai. Se prima i ritardi venivano conteggiati al minuto e vi erano 45 minuti al mese di “bonus” oggi con il nuovo sistema con 3 ritardi da 1 minuto si raggiunge il massimo previsto e si va ad intaccare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

In aggiunta a questo viene messo in discussione anche il diritto alla mensa per presenze inferiori a 6 ore e viene chiesto ai turnisti, in caso di uscita anticipata, di farsi carico con i propri permessi la gestione della mezz’ora retribuita.

“Nella giornata di ieri l’azienda ha pensato bene, ancora una volta, di rendere evidente il suo modo di gestire le relazioni sindacali, scrivendo ai singoli lavoratori che sono i sindacati e le Rsu a non voler discutere con l’azienda. Questo è assolutamente falso: come ribadito nelle ultime assemblee l’Azienda non ha intenzione di fare alcun passo indietro sul nuovo sistema che ha di fatto messo in discussione le prassi e gli accordi sindacali. Di fronte allo stato di agitazione, proclamato su tutti i siti del gruppo con 1 ora di sciopero nella giornata di oggi, 16 Novembre, l’azienda avrebbe dovuto riprendere la discussione ammettendo la possibilità di rivedere l’attuale sistema e aprendo rispetto alla contrattazione gli elementi che ha unilateralmente messo in discussione; le Rsu e le organizzazioni sindacali nell'incontro del 24 ottobre avevano richiesto disponibilità a fare un nuovo accordo sugli orari di ingresso e le pause turnisti ma l'azienda non ha espresso disponibilità in tal senso. Non sono mai arrivate proposte di date e atti concreti a dimostrazione di questa volontà! A fronte di questo siamo molto soddisfatti della partecipazione che si è registrata allo sciopero di oggi” hanno dichiarato a fine giornata le segreterie Fiom di Padova, Roma Sud Pomezia e Lodi.