Domani 11 maggio sarà a Padova il segretario generale della Fiom nazionale Michele De Palma per incontrare studenti e lavoratori in vista della manifestazione unitaria di sabato 13 a Milano
In queste settimane si sono tenute in tutta Italia le assemblee nei luoghi di lavoro per chiamare le lavoratrici e i lavoratori alla mobilitazione e, per quanto riguarda il Nord Italia, invitarli a prendere parte alla manifestazione di sabato 13 a Milano organizzata da Cgil, Cisl e Uil.
Nell’ambito di questa mobilitazione nazionale, giovedì 11 maggio dalle ore 9 alle 11 il segretario generale della Fiom nazionale Michele De Palma parteciperà all’assemblea degli studenti dell’IPSIA Bernardi a Padova, dopo aver preso parte alla prima assemblea del mattino alla Antonio Carraro a Camposampiero.
Gli studenti dell’istituto professionale padovano sono perlopiù potenziali futuri metalmeccanici ed è un impegno del sindacato poterli informare su quello che sarà la realtà lavorativa che li aspetta una volta terminati gli studi. I loro diritti, i livelli retributivi, tutto ciò che riguarda la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro: sono tanti gli aspetti che puntualmente non vengono trattati nei programmi scolastici e non è la prima volta che le associazioni studentesche, come la Rete degli Studenti Medi, collaborano con la Cgil per fornire agli studenti gli adeguati strumenti per affrontare il mondo del lavoro. Gli incontri informativi e formativi nelle scuole sono un momento fondamentale per poter creare un contatto necessario fra questi futuri lavoratori e il sindacato, perché troppo spesso le aziende abusano del loro ruolo e non sempre consentono ai neoassunti di essere correttamente informati su tutto ciò che li riguarda.
In seguito, intorno alle ore 11.30, i due segretari generali dei metalmeccanici incontreranno gli studenti universitari al presidio organizzato dagli attivisti dell’UDU, accampati da questo pomeriggio sotto i portici di Palazzo del Bo, sede storica dell’Università, per protestare contro il caro affitti e la mancanza di alloggi universitari in città: “Dalle 16 di oggi siamo in presidio permanente davanti Palazzo del Bo per chiedere risposte concrete sulla residenzialità studentesca. Ogni anno si arriva ad oltre 14.000 richieste di posti letto, ma quelli messi a disposizione non bastano per coprire nemmeno il 5% di questi. È a causa di questa deficienza strutturale che sono aumentati i prezzi degli affitti e a Padova questo aumento è stato del 49%, il più alto in Italia. Davanti alla grave crisi del diritto allo studio, non possiamo rimanere inermi e abbiamo deciso di accamparci giorno e notte qui in forma di protesta” hanno dichiarato i portavoce dell’UDU.
“Anche per questi problemi che interessano sia gli studenti che tanti giovani lavoratori fuori sede si è deciso di cambiare sede dell’incontro e di ritrovarsi sul Liston per parlare sia di questa contingenza che riguarda ormai quasi tutte le maggiori città universitarie in Italia, sia per approfondire insieme alcuni delle tematiche che porteranno studenti, lavoratori e pensionati del Nord Italia a manifestare sabato 13 maggio a Milano. - spiega Loris Scarpa, segretario generale della Fiom padovana – “Durante l’incontro davanti alla sede del Rettorato con gli studenti e le studentesse discuteremo del diritto universale all’istruzione e alla formazione continua e permanente, delle proposte per fermare la precarietà e per porre fine allo sfruttamento, viste le pericolose misure varate dal Governo. Nonostante la trasversalità delle lotte è necessario convergere in un fronte sempre più unito, non potendo più permettere al governo di non mettere ai primi posti la stabilità e la sicurezza delle nuove e future generazioni, insieme alla tutela ambientale che preveda una progettualità attiva e funzionale per un’opportuna transizione energetica.”
Alle 15 i due segretari faranno ritorno a Camposampiero per la seconda assemblea della giornata con i lavoratori e le lavoratrici della Antonio Carraro per discutere delle tematiche legate alla mobilitazione di queste settimane e alla manifestazione del 13 fra le quali la tutela dei redditi dall’inflazione e l’incremento del valore reale delle pensioni e dei salari, il rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati, l’importanza della realizzazione di contratti integrativi di secondo livello nelle aziende, la riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, una maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie; il potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute, una maggiore sostegno alla non autosufficienza; l’aumento della stabilità e la cancellazione del precariato; l’eliminazione, senza più tentennamenti da parte delle istituzioni, delle morti e degli infortuni sul lavoro (ricordiamo che il 13 maggio saranno passati 5 anni dalla tragedia in Acciaierie Venete, che è costata la vita a due lavoratori, Marian Bratu e Sergiu Todita, morti fra atroci sofferenze), il contrasto alle malattie professionali; l’abolizione dei subappalti a cascata e incontrollati con una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato; la necessaria riforma del sistema previdenziale; e per finire la realizzazione di politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo che punti alla piena occupazione.