JSW Piombino. I sindacati scrivono a Draghi

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Al Presidente del Consiglio

Ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari Camera e Senato


La ex Lucchini di Piombino come Le è noto si trova in una fase delicatissima, nei vari incontri tenuti prima dell'ultima crisi di Governo lamentavamo ritardi inaccettabili su tutti gli impegni esplicitati nelle linee guida del piano industriale che JSW aveva presentato al momento della acquisizione il 24 luglio 2018:

Ritardi che si sono tradotti in oneri a carico della collettività impegnando oltre misura gli ammortizzatori sociali.
Il rilancio delle produzioni siderurgiche di Piombino, non può più attendere. L’attuale gestione degli impianti da parte di JSW Steel Italy che si è rivelata non all’altezza delle aspettative e degli impegni assunti, per ultimo quello di un rilancio produttivo e di un riassetto societario anche attraverso l’immissione di capitale pubblico e l’ingresso di Invitalia. Per questo abbiamo segnalato nelle scorse settimane come la concessione della commessa RFI senza gara, per una durata di 10 anni, senza alcun vincolo di produzione a Piombino, senza la presentazione e soprattutto la realizzazione di un credibile piano industriale e delle relative garanzie occupazionali, non potesse e non dovesse avere luogo.

Oggi, a fronte di nuove e manifestate disponibilità imprenditoriali, di criticità sempre più acute e di incertezze crescenti, riteniamo indispensabile un intervento urgente del Governo nella sua collegialità e del Parlamento, per poter immediatamente assicurare:


Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Uglm, Usb Piombino

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