Fiom Torino, La FIOM è contro la violenza La FIM è abituata al vittimismo

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Pochi giorni or sono, in due diversi episodi,  due RSU FIM della DENSO di Poirino hanno aggredito fisicamente due RSU FIOM.
 Nel secondo caso, il delegato FIOM è stato accompagnato in ospedale dove gli sono state riscontrate lesioni guaribili in almeno 15 giorni.  Il fatto è già stato oggetto di querela all’Autorità giudiziaria, senza polemiche verso la FIM.
 Le discussioni e le divergenze di opinioni nel sindacato sono legittime mentre non è mai legittima la violenza, che consideriamo particolarmente grave.
 Proprio per questo non è accettabile lamentare pubblicamente violenze che non si sono mai verificate né immaginare un inesistente complotto ai danni dei delegati FIM. Sarebbe anzi utile evitare comunicati sopra le righe proprio per incentivare rapporti corretti seppur nelle differenze. 
 L’odierno comunicato FIM cita la trattativa Leonardo del 13 ottobre: bisognerebbe imparare a stare ai tavoli sindacali anche quando si è in disaccordo piuttosto che fingere aggressioni inesistenti per non firmare accordi condivisi dalla maggioranza delle RSU Fiom Fim Uilm di Leonardo Torino e Caselle.
 Discutere di violenze è cosa troppo seria per essere oggetto di comunicati estemporanei - evocando addirittura un improbabile “fascismo rosso” - tranne che non si voglia tentare l’abituale strada del vittimismo per recuperare tra i lavoratori il consenso perduto sul merito sindacale.
 
 
Torino 18 ottobre 2017                                                                                                                                            Ufficio stampa Fiom Cgil Torino