Alstom di Sesto San Giovanni. Comunicato sindacale Fiom Cgil.

Stampa

LOGOFIOM-180X120COMUNICATO

Si è svolto lunedì 21 dicembre un incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali presso la sede di Regione Lombardia alla presenza degli assessori ai trasporti e alle attività produttive per illustrare la delicata situazione del sito produttivo di Sesto San Giovanni.

Per quanto riguarda le attività legate al settore del Transport abbiamo evidenziato la situazione produttiva che nei prossimi mesi potrebbe determinare uno scarico produttivo e quindi la necessità di ricercare la messa in atto di nuove commesse.

Abbiamo inoltre sottolineato il fatto che nel nostro non esistono vincoli produttivi nei confronti di chi vince le gare ma non è assolutamente vincolato a produrre negli stabilimenti italiani.

A tal proposito abbiamo invitato Regione Lombardia a farsi promotore di un'azione nei confronti del Governo affinché determini regole che vincolino la produzione negli stabilimenti italiani e non in altri paesi esteri.

Per quanto riguarda le attività del settore Power che dal mese di novembre sono a tutti gli effetti sotto il controllo di General Electric, abbiamo fatto presente l'assoluta situazione di incertezza rispetto alle prospettive industriali ed occupazionali che se non scongiurate metterebbero a rischio lo stabilimento sestese.

Prospettive che coinvolgono oltre 400 dipendenti e una realtà con elevate competenze professionali e che di recente ha visto un concreto investimento sul tema della formazione.

Abbiamo richiesto a Regione Lombardia un rapido interessamento rispetto a questa delicata situazione interagendo anche con il Governo Italiano.

Da parte di Regione Lombardia ci è stato assicurato un rapido interessamento nei confronti di General Electric e l'intenzione di coinvolgere fin da subito il competente ministero.

Successivamente al periodo festivo chiederemo nuovamente a Regione Lombardia un incontro per conoscere e approfondire le eventuali informazioni comunicate da General Electric.

Sesto San Giovanni, 22 dicembre 2015

Fiom-Cgil Lombardia