Bologna. Con il sindacato e la contrattazione, anche in un momento di difficoltà, tutelati salari e diritti

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Sulla base di un campione rappresentato da 105 imprese metalmeccaniche bolognesi (con almeno 100 addetti) che occupano complessivamente 28.972 addetti (circa la metà di tutti i lavoratori del settore nel territorio metropolitano compresi i dipendenti delle aziende artigiane) possiamo cominciare a fornire alcuni dati rispetto alla gestione di questa prima settimana di sostanziale fermata delle attività produttive.

È stata una settimana di impegno straordinario delle funzionarie e dei funzionari della FIOM di Bologna che hanno discusso con centinaia di imprese (di ogni dimensione) e sottoscritto una enorme quantità di accordi per dare copertura – attraverso gli appositi ammortizzatori sociali – ai lavoratori e alle lavoratrici sospese dal lavoro a causa dell’emergenza coronavirus.

Tornando alle imprese che occupano oltre 100 addetti emergono alcuni dati che caratterizzano il nostro territorio:

Questi numeri ci consegnano, ancora una volta, un quadro assolutamente chiaro per il nostro territorio. La presenza del sindacato, della FIOM e della CGIL, l’autorevolezza delle delegate e dei delegati, il sistema di consolidate relazioni industriali e la tipologia di imprese che abbiamo a Bologna dimostrano che si è costruito, in pochissimi giorni e pur in un contesto estremamente difficile anche per l’impatto pesante della cassa integrazione sulle retribuzioni, un meccanismo di protezione per i posti di lavoro e di tutela dei salari delle persone che lavorano che non era affatto scontato.

Merito di tanti, sicuramente merito delle delegate e dei delegati della FIOM e delle iscritte e degli iscritti alla CGIL.

 

FIOM-CGIL BOLOGNA

Bologna, 27 marzo 2020

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