Orefice Generators:Ancora un’altra azienda che non rispetta gli accordi Ministeriali ai danni dei lavoratori

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Orefice Generators decide di lasciare il territorio, dopo aver intascato gli incentivi per la ricollocazione dei lavoratori ex-Jabil econtrariamente a quanto previsto dagli stessi accordi sottoscritti in sede Ministerialee comunicato nei diversi incontri avvenuti anche in presenza della regione Campania, scarica sui lavoratori la mancata realizzazione del progetto industriale.

Nei mesi scorsi Fim, Fiom, Uilm e Failms, insieme ai lavoratori, hanno più volte denunciato le gravi responsabilità del gruppo Orefice in merito al mancato avvio delle produzioni, manifestandoanche presso la Regione Campania e chiedendo un incontro urgente direttamente con la proprietà.

Ad oggi, dopo varie rassicurazioni da parte dell’assessore Regionale Marchiello e varie lettere inviate al Mise, al vice Ministro Todde e a Jabil, nessuno è stato in grado di richiamare Orefice Generators alle proprie responsabilità ed al rispetto degli accordi.

 

Tutto ciò è inaccettablie !!!

 

Questo assurdo e irresponsabile silenzio ha incoraggiato Orefice Generators che, dopo vari tentativi di addossare prima ai lavoratori e poi al sindacato le responsabilità del mancato investimento industriale, esceallo scoperto e invia una lettera alle Organizzazioni Sindacali in cui ufficializza la chiusura dell’unità produttiva di Pascarola e il trasferimento di tutti i lavoratori in Sardegna.

E’necessario ricordare ancora una volta che nessuna attività di produzione di generatori è mai stata avviata nel capannone preso in affitto, tranne qualche giorno di formazione, dalla data dicollocazione di inizio della prestazione lavorativa, 22.06.2020, ai lavoratori non è stato mai consentito di svolgere la programmata attività lavorativa.Al contrario, la Direzione ha deciso, unilateralmente,di metterli in ferie e, poi, sospenderliin cassa integrazione. Inoltre, senza nessuna comunicazione ufficiale dell’azienda, abbiamoscoperto, cheil capannone indicato come sede di lavoro, allo stato già dismesso, era assolutamente privo di qualsivoglia strumento utile per lo svolgimento stesso dell’attività di produzione di generatori.

Riteniamo la comunicazione aziendale di trasferimento in Sardegna per tutti i lavoratori della ex-Jabil una scelta precisa di voler abbandonare il territorio e scaricare i lavoratori, che hanno accettato il ricollocamento, fiduciosi degli accordi sottoscritti alla presenza delle Istituzioni.

Con questa scelta, l’azienda OREFICE, prova ad uscire indenne dal prefigurarsi di una truffa ai danni di quei lavoratori, delle Organizzazioni sindacali, delle Istituzioni coinvolte e dell’intero territorio.

Le OO.SS., chiedono alla Regione Campania e al Mise, garanti del rispetto degli accordi, di intervenire con urgenza affinchè si tutelino i livelli occupazionali in una provincia già duramente colpita da pesanti processi di smantellamento dell’apparato industriale.

Nelle prossime ore individueremo tutte le necessarie iniziative di lotta e di tutela dei lavoratori coinvolti echiediamo a tutti i parlamentari eletti a Caserta di intervenire per sostenere la difesa del territorio e dei propri cittadini.

 

 

Caserta 07/09/2021                                                                               Le Segreterie Provinciali di Caserta