I lavoratori della Ge a Renzi: "Anche noi siamo il futuro!"

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Fiera di Milano. Dentro: l’assemblea annuale di Assolombarda, slogan “Far volare Milano”. Fuori: i lavoratori di General Electric in lotta, slogan: “#GEsestodevivere”. Consegnata a Renzi una lettera firmata dai lavoratori.

 

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C’è uno scarto tra il dentro e il fuori. C’è uno scarto insopportabile tra la realtà descritta dal leader degli industriali, secondo il quale questa è “una delle aree più vibranti a livello europeo”, dal sindaco Sala “Milano vive una situazione positiva e la città tutta è motivata a consolidarla” dal premier Matteo Renzi “ho sempre visto in questa città il punto di riferimento avanzato per chi vuole investire sul futuro” e quella che vivono i lavoratori dello stabilimento General Electric di Sesto San Giovanni, così come di molte altre realtà metalmeccaniche.

Sì, perché nell’area “vibrante”, nella città dove tutto va bene e, soprattutto, nel territorio dove si investe nel futuro, le imprese, soprattutto le multinazionali, continuano a licenziare, a delocalizzare, a chiudere stabilimenti, a spostare fuori dal paese marchi e brevetti.

E chiudono, licenziano, portano all’estero produzioni e sapere anche quando, come nel caso di General Electric, hanno intascato finanziamenti pubblici.

I lavoratori di GE in presidio oggi davanti alla Fiera hanno sottoscritto e consegnato a Renzi una lettera che recita “anche noi siamo il futuro, un tassello fondamentale per il paese in un settore strategico come quello dell’energia”. La richiesta è che venga riconvocato al più presto il tavolo ministeriale per trovare soluzioni alternative alla chiusura del sito, perché alle porte di Milano, dove tutto è positivo, ai lavoratori di General Electric stanno arrivando le lettere di licenziamento.

 

Fiom Milano

 

Milano, 10 ottobre 2016