Mbda. No alla chiusura del programma Camm Er

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L’industria si sostiene con gli investimenti!

No alla creazione di nuovi disoccupati!

È grave, qualora confermato, quanto si apprende circa la decisione del governo di sospendere il programma Camm Er mentre non è chiaro il destino del programma Teseo.

L’ad di Mbda, durante l’incontro che si è svolto il 22 ottobre scorso su richiesta urgente delle organizzazioni sindacali, ha affermato che se i tagli fossero confermati ciò comporterebbe pesanti ricadute occupazionali nei siti di Fusaro (Na), Roma e La Spezia. Sarebbero centinaia le persone coinvolte tra lavoratori diretti dell’azienda e dell’indotto dato che questa decisione impatterebbe anche i partner principali Avio-Colleferro (per il lanciatore) e Leonardo (per il sistema Radar) oltre che tutti i tecnici e ingegneri delle società specialistiche che operano a supporto.

Riteniamo tale scelta incomprensibile e insensata:

 

È inaccettabile che le scelte di politica industriale di questo governo non tengano conto del valore generato dall’industria della Difesa italiana che se adeguatamente sostenuto potrebbe consentire una notevole crescita occupazionale e di pil, evitando al contempo di affidare al nostro paese un ruolo marginale nel prossimo assetto della Difesa europea.

No alla desertificazione continua del tessuto industriale
No alla desertificazione delle competenze e professionalità
No alla desertificazione delle capacità di fidesa del nostro paese

Chiediamo al governo di rivedere le proprie posizioni proseguendo il finanziamento del programma Camm Er e del programma Teseo. Chiediamo urgentemente un incontro al ministero dello Sviluppo economico e proclamiamo lo stato di agitazione e l’attivazione di iniziative pubbliche di protesta in tutte le città interessate, per evitare questo scempio industriale e occupazionale.

Fim, Fiom, Uilm nazionali
Coordinamento nazionale Mbda Italia

Roma, 23 ottobre 2018