Stand Up Strike si estende ancora

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Coinvolti otto stabilimenti di assemblaggio e 38 centri di distribuzione di componenti in tutti gli Stati Uniti.

Mentre ci si avvicina al traguardo delle sei settimane dall'inizio degli scioperi, Lunedi 23 ottobre UAW ha annunciato a sorpresa l'ulteriore estensione dello Stand Up Strike.
6.800 lavoratori a Sterling Heights Assembly Plant (SHAP) UAW hanno interrotto la produzione del più grande stabilimento e della maggiore fonte di guadagno di Stellantis.

Qui si producono il pick-up RAM 1500, il più venduto di Stellantis.

Nonostante i maggiori ricavi, i maggiori profitti (nordamericani e globali), i più alti margini di profitto e le maggiori riserve di liquidità, Stellantis ha fatto sinora meno aperture rispetto a Ford e General Motors rispetto alle richieste del sindacato.

Sterling Heights da solo genera il 5% dei volumi del gruppo e gli garantisce 2,7 miliardi di Euro di margine operativo. Gli analisti stimano perdite dell'utile operativo di 110 milioni di dollari a settimana.

Martedì 24 mattina, si sono uniti allo Stand Up Steike altri 5.000 lavoratori, in quello che è il più grande stabilimento di General Motors e la sua maggiore fonte di guadagno, ossia lo stabilimento di assemblaggio di Arlington in Texas. Questi lavoratori producono Chevy Tahoe, Chevy Suburban, GMC Yukon e Cadillac Escalade.
La dichiarazione di sciopero è arrivata a sorpresa poche ore dopo che GM ha reso noti gli utili del terzo trimestre, pari a 3,5 miliardi di dollari.

“Un altro trimestre record, un altro anno record. Come diciamo da mesi: profitti record uguale contratti record”, ha dichiarato il presidente della UAW Shawn Fain.
L’ultima offerta di GM non ricompensa gli iscritti alla UAW per i profitti che hanno generato per l’azienda. È un’offerta più bassa di quella di Ford: propone ancora una progressione salariale a due livelli, propone una indennità di contingenza ancora insufficiente e altre misure insoddisfacenti su pensioni e sanità

Con questi scioperi inaspettati alla SHAP e allo stabilimento di Arlington, il numero totale di lavoratrici e lavoratori in sciopero presso le Big Three è arrivato adesso ad oltre 45.000.

È giunto il momento che il movimento sindacale internazionale faccia sentire tutto il proprio peso a sostegno delle lavoratrici e lavoratori in sciopero.

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