Lunedì, 07 Ottobre 2024

ArcelorMittal. Fiom: caos cassa, urgente tavolo al Mise

“La situazione del Gruppo ArcelorMittal sta diventando ogni giorno più insostenibile. Alle difficoltà e alle incertezze preesistenti l'emergenza sanitaria da Covid-19, si sommano gli effetti di un evento inedito ed imprevisto che mette a nudo quella che appare una evidente incapacità di gestire le relazioni industriali.

Gli stabilimenti sono oggettivamente allo sbando. Dopo aver insistito per una ripartenza anticipata delle produzioni negli stabilimenti di Genova e Novi Ligure, trovando nel sindacato un interlocutore rigoroso e disponibile, ArcelorMittal comunica oggi la messa in cassa integrazione dei lavoratori di Novi Ligure e di Genova dove Fim, Fiom, Uilm hanno dichiarato per lunedì lo sciopero unitario.

A Taranto la situazione è ancora più grave. Nell'incontro di ieri pomeriggio è stato annunciato un rallentamento della produzione che avrebbe impedito di confermare il rientro dalla cassa integrazione di tutti i 630 lavoratori deciso solo pochi giorni fa. In tarda serata attraverso il portale digitale, ArcelorMittal ha diffuso la comunicazione di cassa per oltre 1000 lavoratori tra cui gran parte di coloro addetti alle funzioni di manutenzione centrale, con un ulteriore ridimensionamento dei livelli di sicurezza per l'insieme dell'impiantistica.

Non sappiamo se sia soltanto caos o una lucida strategia che approfitta delle oggettive condizioni di difficoltà per preparare un disimpegno che ArcelorMittal continua a negare nelle dichiarazioni, ma sembra perseguire nei fatti.

E' comunque inaccettabile che il Governo continui ad ignorare la situazione e non si faccia promotore di un'iniziativa convocando le parti al Mise mentre tra l'altro è in corso il confronto su un possibile ingresso di Invitalia nella compagine societaria del Gruppo siderurgico.

L'intesa del 4 marzo tra Governo e ArcelorMittal prevede inoltre che entro il 31 maggio 2020 si definisca l'accordo sul piano industriale ed il conseguente ricorso alla cassa integrazione straordinaria, sapendo che quella ordinaria è in scadenza al 30 giugno 2020, a prescindere da quella per Covid-19.

Tutto questo non può non essere ricondotto ad un tavolo di confronto nazionale in cui siano chiari i ruoli e la responsabilità dei diversi soggetti: lo si deve non solo ai lavoratori di ArcelorMittal, ma all'insieme del Paese chiamato in questi mesi ad una prova durissima che merita e pretende chiarezza e rispetto“.

Lo dichiara Gianni Venturi, segretario nazionale Fiom-Cgil nazionale e responsabile siderurgia.

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 15 maggio 2020

 

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

Iscrizione Newsletter

Ho letto e accetto Termini e condizioni d'uso e Informativa sulla privacy