“Si è appena concluso l'incontro tra la delegazione nazionale Fiom-Cgil e la direzione aziendale di Magneti Marelli.
L'azienda ha confermato che nel trimestre in corso si concluderà il processo che porterà Magneti Marelli nella proprietà del fondo KKR e con Calsonic Kansei diventerà un unico gruppo. Sarà tra i primi al mondo nel settore della componentistica e con un fatturato di oltre 15 miliardi. La nuova società manterrà tutti i siti produttivi e di ricerca e sviluppo, e terrà le competenze e i brevetti in Magneti Marelli.
La Fiom ha sempre ritenuto Magneti Marelli la pietra angolare del sistema della componentistica italiana: il fatto che il Governo e il sistema delle imprese non siano intervenuti per tempo per realizzare un polo italiano della componentistica, è stato un errore di visione del nostro Paese. A maggior ragione perché in Magneti Marelli sono concentrati gli elementi su cui si misura l'innovazione del futuro dell'automotive a partire dal motore elettrico fino all'elettronica passando per il lighting.
In questo momento l'automotive sta attraversando un processo di forte trasformazione e di riduzione dei volumi di mercato, questo ha effetti sulla situazione produttiva di tutta la componentistica compresa Magneti Marelli. Tanto che in alcuni stabilimenti è in corso l'utilizzo della cassa integrazione ordinaria e dei contratti di solidarietà.
La Fiom ritiene indispensabile investire sulle competenze e sul lavoro produttivo per affrontare il cambiamento in corso.
Ad oggi, sono sospese le nostre valutazioni sugli effetti del percorso riorganizzativo, che qualsiasi processo di fusione tra gruppi industriali, come Magneti Marelli e Calsonic Kansei, può rappresentare, ma abbiamo chiesto all'azienda di avviare un confronto non appena si sarà insediata la nuova proprietà.
La direzione aziendale ha confermato i contratti di fornitura per Fca, mentre Fca continuerà a fornire i servizi generali e di sicurezza aziendale.
A fronte della comunicazione aziendale di voler continuare ad applicare il Ccsl, la Fiom valuta invece che per i più di 8mila lavoratori bisogna aprire un percorso che li riporti nel Ccnl: questo non è un problema solo della Fiom ma dell'intero sistema di relazioni sindacali nel Paese. La Fiom ha proposto di promuovere un tavolo per la costruzione del Comitato aziendale europeo.
E' interesse del Governo avviare un confronto per il futuro di Magneti Marelli in Italia utile a garantire l'occupazione, la rappresentanza dei lavoratori e i diritti sindacali. E' ora di scrivere una nuova storia in Magneti Marelli. La Fiom terrà assemblee negli stabilimenti per informare e condividere il percorso del futuro”.
Lo dichiarano in una nota Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Alessandro Pagano, coordinatore Magneti Marelli per la Fiom-Cgil nazionale.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 15 aprile 2019