Grande adesione allo sciopero, enorme e pacifica manifestazione: il Governo non ha il consenso di chi lavora.

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Una manifestazione come quella di oggi a Milano non si vedeva da decine di anni. Mentre dal palco in piazza del Duomo iniziavano i primi interventi, la coda del composto e determinato corteo della Fiom non era ancora partita da Porta Venezia.

Dietro allo striscione di apertura e alle parole “lavoro, legalità, uguaglianza, democrazia” Maurizio Landini, segretario generale della Fiom e Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, insieme ai lavoratori migranti.

A seguire, le decine migliaia di metalmeccanici, di precari e di studenti che dalle regioni del Centro e del Nord del paese hanno raggiunto Milano, con gli striscioni delle aziende e le bandiere della Fiom.

Oltre alla straordinaria partecipazione al corteo va rilevata la grande adesione agli scioperi in tutti i territori coinvolti.

Bastava uno sguardo a piazza del Duomo, la piazza milanese metalmeccanica per eccellenza, per avere ancora una volta una conferma: il governo di questo paese non ha il consenso di chi lavora e di chi un lavoro lo sta ancora cercando.

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Milano, 14 novembre 2014