[24/10. Repubblica.it] Landini: "Governo senza più consenso. A Roma tantissimi in piazza" (video)

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Il segretario generale della Fiom-Cgil, ospite a Repubblica tv, è ottimista sulla riuscita delle manifestazione di domani: "Non bastano più i proclami in tv". Ma avvisa: "Solo prima tappa della mobilitazione, a breve si decide sciopero generale". E sul leader di Firenze che andrà alla Leopolda: "C'è libertà"

di PIERA MATTEUCCI

 

ROMA - Alla vigilia della grande manifestazione della Cgil in piazza a Roma, il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ospite del videoforum di Repubblica tv, scommette sul successo dell'adesione: "Dai segnali che abbiamo, sarà una grandissima manifestazione. Le rappresentanze locali stanno cercando pullman al di fuori dell'Italia per consentire a tutti di raggiungere la capitale. Vuol dire che la partecipazione sarà altissima. È un segnale importante, significa che tra le persone è scattata la necessità di far sapere che su lavoro ed economia le politiche del governo non hanno più consenso. Al di là dei proclami che ci sono in tv, i problemi restano, la crisi anche, e domani ci saranno tantissimi lavoratori, ma anche precari e disoccupati, perché non è piaciuta neanche la contrapposizione tra chi ha diritti e chi non ne ha".  Per il segretario della Fiom, ormai il sentimento di sfiducia nei confronti dell'esecutivo prevale sulla speranza che le cose cambino: "Sarà utile anche al governo Renzi ascoltare la piazza e rendersi conto del consenso che raccoglie la Cgil".

 

 


Art.18. Numerose le richieste di chiarimento sull'articolo 18. "Perché devo cancellare un diritto, invece che estenderlo a tutti in cambio di diritti che comunque dovrebbero essere riconosciuti?", ha risposto Landini a un lettore che chiedeva se sarebbe disposto a rinunciare all'art.18 in cambio dell'abolizione di forme di contratti precari. "Una persona dovrebbe essere libera di realizzarsi nel lavoro che ha. Non è che l'art.18 evita il licenziamento. Se un'azienda è in crisi, licenzia. L'art.18 è volto ad evitare il licenziamento individuale", ha spiegato.

 

Partite Iva. "Con le collaborazioni, le finte partite Iva e forme di questo tipo si è evitato di fare contratti a tempo indeterminato. Noi proponiamo di ridurre tutte queste forme a una soltanto, ma che abbia gli stessi diritti", ha spiegato il segretario Fiom in merito al problema delle tante forme contrattuali che consentono di evitare di fare contratti in cui vengono riconosciuti i diritti di chi lavora.

 

Mobilitazione solo all'inizio. Quella in programma domani è solo la prima tappa di una mobilitazione più ampia. "La Cgil ha già detto che la manifestazione di domani è solo l'inizio", lo sciopero generale "lo decideremo nei prossimi giorni", ha precisato Landini. Ma le iniziative saranno fatte insieme agli altri sindacati? Il segretario delle tute blu osserva che Cisl e Uil "stanno sbagliando, illudendosi che essere riconosciuti dal governo è sufficiente per risolvere i problemi". Ma, comunque, ha precisato "le nostre iniziative sono sempre aperte a tutti".

 

Impegno in politica. "Non capisco tutta questa spinta a mandarmi via dal sindacato". Scherzando, il leader Fiom sottolinea che non scenderà in politica. Qualora, però, dovesse mai scegliere questa strada non lo farebbe "per testimoniare che non sono d'accordo e stare all'opposizione, ma per cambiare la realtà del Paese". La politica, ha detto Landini, è "malata": pensa "tutte le volte che ci sono problemi, che se arrivasse un fenomeno alla Maradona si possano risolvere". E invece il problema non è il leader, ma quello "di ricostruire canali partecipazione che oggi sono negati", aggiunge sottolineando come "la maggior parte delle persone non si senta più rappresentato da nessuno". E la realtà del Paese va in questo senso: "Quando un Parlamento vota una delega in bianco al governo, meglio chiuderlo", ha ammonito.

 

Il rapporto con Renzi... Landini non ha dubbi. Decidendo di pubblicare la lettera ricevuta dalla Ue, Renzi "ha fatto sicuramente bene perché la necessità di cambiare i rapporti con l'Europac'è. Ma, nello stesso tempo non mi pare che stia facendo molto per aprire una battaglia nei confronti dell'Europa per fermare le politiche dell'austerità. Il premier dice molte cose, ma poi non le fa", ha insistito il capo delle tute blu, che ritiene che il governo non abbia la volontà reale di opporsi ai vincoli europei troppo stretti: "La scelta di Renzi è dentro i vincoli Ue con una logica sbagliata . Lasciare fare alle imprese non ci porta da nessuna parte, ci vuole un intervento pubblico. Uno Stato è innovatore non se taglia le tasse o lascia licenziare, ma se ha un idea, una strategia per il Paese".

...e con Camusso.
"Non ho mai detto che il problema è Susanna Camusso, dobbiamo come sindacato cogliere il fatto che siamo in una situazione di crisi di rappresentanza e dobbiamo diventare più democratici. Nulla di personale con Camusso". Il leader della Fiom, in merito alle vicende interne alla Cgil, chiarisce la natura dei contrasti con la leader Cgil.

 

Fabbriche occupate. Per difendere i lavoratori Landini è pronto anche all'occupazione: "Pur di difendere fabbriche e lavoro, siamo pronti anche arrivare all'occupazione" , ha detto, ricordando che già ci sono "presidi permanenti dei cancelli alla Thyssenkrupp, alla Titan di Bologna e alla Nokia".

 

Fiom alla Leopolda. Le tute blu parteciperanno alla Leopolda, il meeting fiorentino del Pd? "Noi andiamo da tutti quelli che vogliono discutere, senza problemi. Forza Italia non mi ha mai invitato, tanto per fare un esempio", ha spiegato Landini. "Confido che il segretario Fiom di Firenze andrà per spiegare le posizioni della Fiom e della Cgil. Ci andrà con la sua testa perché la Fiom lascia sempre la libertà alle persone di usare l'intellingenza", ha concluso.