Fca chiarisca ai sindacati sul futuro del gruppo

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Il dieselgate che sta coinvolgendo in queste ore Renault, dopo il caso Volkswagen di alcuni mesi fa, dimostra che esiste un serio problema di controllo sull'operato delle case automobilistiche responsabili di gravi frodi ai danni della collettività e dell'ambiente. Di fronte a questo i governi e le istituzioni politiche non possono, in nome della libertà d'impresa, rinunciare al proprio ruolo di tutela della collettività e dell'aria, iniziando con una normativa che obblighi le case automobilistiche a ridurre le emissioni e a verifiche pubbliche e indipendenti, che assicurino la massima trasparenza in materia.

Inoltre in queste stesse ore alcune notizie stanno provocando il collasso del titolo FCA in borsa, alimentando nuovi dubbi sul futuro del gruppo, dopo quelli già sorti con il fallimento dell'ipotesi di alleanza con General Motors.

Per quanto ci riguarda – pensando agli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori – crediamo che il management di Fca farebbe bene a illustrare alle organizzazioni sindacali e quindi alle lavoratrici e ai lavoratori lo stato di salute del gruppo e quello dei suoi programmi produttivi.

Michele De Palma, responsabile automotive Fiom-Cgil

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 14 gennaio 2016

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