Giovedì, 25 Aprile 2024

Acciaierie d'Italia. Inaccettabile che lo Stato sia partecipe di una violazione economica del Ccnl dei metalmeccanici

Acciaierie d'Italia nell’incontro avuto nella giornata di ieri 8 giugno con le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm ha comunicato la volontà, apportando motivazioni del tutto irrilevanti, di ritardare di un mese il pagamento dei Flexible Benefit previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Metalmeccanici.

Per i coordinatori nazionali di FIM Valeriò D’Alò, FIOM Roberto D’Andrea, UILM Gambardella Guglielmo è palese la volontà da parte dell’attuale gestione aziendale,  di provocare il conflitto e sfidare lavoratori e Governo, perpetrando un atto gravissimo come quello di privare i lavoratori di elementi economici previsti dal Contratto Nazionale.

Ci chiediamo, se il Governo può restare ancora silente e passivo nei confronti di una gestione che necessita di un assoluto e urgente cambio di governance. Lo Stato tramite Invitalia deve assumere la maggioranza al più presto, ponendo fine a questo continuo braccio di ferro tra Arcelor Mittal e Governo di cui, a farne le spese sono i lavoratori.

Chiediamo una celere convocazione da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero del Lavoro e un intervento celere per ripristinare le condizioni contrattuali in Acciaierie d’Italia di cui, ricordiamo, lo stato è partecipe al 40%.

Uffici stampa di Fim, Fiom, Uilm nazionali

Roma, 9 giugno 2023

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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